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ASSICURAZIONI
16/02/2024

Unipol accorcia la catena di controllo

La controllante lancia un’Opa sul 14,75% di UnipolSai a 2,7 euro per azione per poi fondere le due società con un concambio di 3 azioni Unipol ogni 10 azioni UnipolSai. Il prezzo offerto incorpora un premio del 16,3% sulla quotazione e in Borsa il titolo UnipolSai si avvicina al valore dell’offerta. Per quanto riguarda Bper, Cimbri silura l’ad Montani e ribadisce il “no” a Mps

Unipol sorprende il mercato e con una mossa a sorpresa annuncia una riorganizzazione societaria che porterà all'Opa sulla controllata UnipolSai e alla sua successiva incorporazione in Unipol, che cambierà nome in Unipol Assicurazioni. L'offerta, che verrà lanciata a 2,7 euro ad azione, avrà ad oggetto il 14,75% di UnipolSai non ancora nelle mani di Unipol che già controlla l'85%, per un controvalore massimo di 1,12 miliardi di euro. UnipolSai verrà successivamente fusa in Unipol sulla base di un concambio di 3 azioni Unipol ogni 10 titoli UnipolSai. La chiusura del riassetto, su cui Unipol delibererà il 21 ottobre, è attesa entro la fine del 2024.
Agli azionisti di UnipolSai verrà offerto un premio del 12,6% sulla chiusura di Borsa di giovedì 15 febbraio e del 16,3% sulla media degli ultimi sei mesi, ma il prezzo di 2,7 euro andrà decurtato di 0,165 euro qualora la cedola venisse pagata prima della fine dell'Opa. A Piazza Affari i titoli sono decollati, con UnipolSai che si è avvicinata al prezzo dell'Opa (+10,8% a 2,65 euro), mentre Unipol è balzata del 21% a 6,95 euro, valore che, stando sotto il valore di 9 euro espresso dal concambio, rende al momento più conveniente aderire all'opa che non tenere le azioni.
Dall'acquisizione di Fonsai nel 2012 "abbiamo trasformato il gruppo e quello che avviene oggi e l'ultimo tassello, l'ultima semplificazione attesa dal mercato", ha detto il presidente, Carlo Cimbri. "Da domani avremo un gruppo più semplice, con una governance più immediata e possibilmente ancora più efficace". Nulla cambierà, invece, negli assetti di controllo che resteranno saldamente in mano alle coop azioniste. Ma che cosa ha spinto Unipol a un'operazione che lo stesso Cimbri aveva escluso in modo categorico ("non è stata e non sarà all'attenzione del cda") in occasione del piano strategico del maggio 2022? Da un lato, ha spiegato, Unipol non ha individuato quelle "opportunità di M&A" in vista delle quali ha mantenuto "il doppio livello societario". Dall'altro, il rialzo dei tassi ha reso più costoso rifinanziare il debito di Unipol per mantenere questa flessibilità strategica. Alla luce di questo "combinato disposto abbiamo pensato che fosse arrivato il momento" di agire, agevolati anche da un mercato "distratto" - ma forse sarebbe meglio dire rassegnato - e dunque disponendo di "una certa quiete nei posizionamenti e nei tentativi di arbitraggio" ritenuta da Unipol "presupposto essenziale" per procedere.
Alla mossa sono invece estranee le "strategie bancarie" di Unipol, che possiede il 20% di Bper e della Popolare di Sondrio, banca che sembrerebbe finita nei radar di Unicredit. I due istituti "fanno parte di un preciso disegno strategico" e dunque "non sono, né sono mai state in vendita", ha detto Cimbri, escludendo di averne parlato con Orcel e dicendosi pronto a difenderli da manovre ostili: "faremo le nostre mosse se dovesse servire e penso che saranno sufficienti". Il canale bancassicurativo rappresenta infatti uno dei motori di crescita di Unipol, che ha chiuso il 2023 con un utile di 1,33 miliardi, premi saliti a 15 miliardi e una cedola in aumento a 0,38 euro, risultati a cui UnipolSai ha contribuito con un utile di 766 milioni e una cedola di 0,165 euro. Non stupisce dunque che Unipol farà sentire forte la sua voce nei rinnovi dei cda in primavera.
Per Piero Luigi Montani, ad di Bper, le chance di riconferma sono pari a zero: "dice di essere tranquillo? Potrei dire sereno...", punge Cimbri che per descrivere la governance di Bper ricorre al brano di Vasco: "Senza parole". Da Bper avrei gradito "maggiore prudenza durante queste fasi di bisboccia di mercato". Modena infatti "deve fare ancora molto" nel "consolidamento" della sua impetuosa crescita ragion per cui Mps "non è nei programmi". 

Autore: ANSA