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MICROCHIP
10/04/2024

Tsmc vola ai massimi sull’accordo con gli Usa

Il gruppo taiwanese, primo produttore mondiale di chip a contratto, ha accettato di incrementare da 25 a 65 miliardi gli investimenti pianificati negli Stati Uniti e riceverà sussidi per 11,6 miliardi per la realizzazione di un terzo impianto in Arizona. Alla Borsa di Taipei il titolo tocca il massimo storico e la società ora capitalizza 660 miliardi di dollari. Tensioni con la Cina destinate a crescere

Tsmc sale ai massimi storici alla Borsa di Taipei fino alla capitalizzazione record di quasi 660 miliardi di dollari Usa. Il più grande produttore di chip a contratto al mondo ha vissuto una giornata euforica, centrando un guadagno del 4,60% maturato all'indomani dell'accordo con l'amministrazione americana di Joe Biden sul sostegno di 11,6 miliardi di dollari, di cui 6,6 miliardi in sovvenzioni e fino a 5 miliardi in prestiti come parte del Chips and Science Act approvato nel 2022, per aumentare la produzione di tecnologia critica negli Stati Uniti con una terza fabbrica a Phoenix, in Arizona.
Le due strutture già programmate dovrebbero diventare operative nel 2025 e nel 2028. Ma Tsmc ha accettato di incrementare gli investimenti pianificati da 25 a 65 miliardi e di produrre anche i chip da 2 nanometri, a partire dal 2028. Il nuovo entusiasmo verso il gruppo taiwanese trae spunto dalla corsa all'intelligenza artificiale: solo quest'anno i titoli Tsmc sono cresciuti del 38%, invertendo la rotta dal crollo della domanda di microchip innescato dalla pandemia del Covid-19. In più, il polo in Arizona è destinato a soddisfare la domanda hi-tech di colossi quali Nvidia, Apple, Broadcom, Advanced Micro Devices e Qualcomm, con una quota di mercato totale stimata pari a due terzi dei chip a contratto dell'industria manifatturiera. I microchip più avanzati di Tsmc svolgono un ruolo chiave nel potenziare i processori utilizzati per eseguire programmi di intelligenza artificiale generativa. Anche il suo più grande cliente, Nvidia, è diventato un attore chiave nello sviluppo di chip IA e si prevede che contribuirà a mantenere solida la domanda per i prodotti di Tsmc, che ha recentemente previsto un miglioramento degli utili nei prossimi mesi sulla scia della domanda di IA.
Il sussidio statunitense al gruppo asiatico riflette anche i maggiori sforzi dell'amministrazione Biden per accelerare lo sviluppo dell'intelligenza artificiale negli Stati Uniti. La cooperazione con il più grande player di Taiwan e del pianeta rafforza l'obiettivo americano di arrivare a produrre il 20%
dei chip più all'avanguardia del mondo entro il 2030 e di ridurre, di conseguenza, la dipendenza dalla manifattura hi-tech cinese, mentre le tensioni tra le due superpotenze sono destinate ad aumentare ulteriormente.
 

Autore: ANSA