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44 minuti fa
Tonfo crypto, Bitcoin scivola verso 83.000 dollari: pesano preoccupazioni macro e timori su Strategy
(Teleborsa) - Bitcoin è sceso fino a 83.824 dollari, ampliando a quasi -30% la correzione partita a inizio ottobre. Anche Ether è crollato del 10% fino a 2.719 dollari, perdendo il 36% in sette settimane. Le vendite hanno colpito soprattutto i token più piccoli e illiquidi, con l’indice MarketVector dei digital asset minori in calo del 70% da inizio anno. Il mercato resta fragile dopo la maxi liquidazione da 19 miliardi di dollari del 10 ottobre, scattata mentre Donald Trump agitava i mercati con minacce di dazi più alti, pochi giorni dopo il record storico del BTC a 126.251 dollari.La "liquidation cascade" di ottobre ha evidenziato l’opacità dei dati sul leverage, inoltre "è un inizio dicembre in forte avversione al rischio", spiega Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, sottolineando "la debolezza generale dei mercati" e "uno dei ribassi giornalieri più marcati dell’ultimo mese". Diodovich mette in guardia dal fatto che il mercato potrebbe restare "accidentato", dato che la volatilità riflette l’incertezza sui tassi e il "disimpegno dagli asset speculativi". Il recente rimbalzo verso i 92.000 dollari mostra "quanto il BTC resti sensibile alle dinamiche dei mercati finanziari".Gli investitori guardano alla traiettoria della Fed: le attese di un taglio dei tassi a dicembre sono risalite, ma i deflussi dagli ETF spot continuano a comprimere la liquidità. Nel frattempo, Donald Trump ha dichiarato di aver scelto il prossimo presidente della Fed, alimentando l’incertezza su un possibile approccio più accomodante. Sul fronte corporate, Strategy (ex-MicroStrategy) ha creato una riserva da 1,4 miliardi per garantire dividendi e interessi, tentando di frenare i timori che possa essere costretta a vendere parte dei suoi 56 miliardi di Bitcoin. Il suo mNAV è sceso a 1,11, vicino alla soglia critica. Il titolo ha perso oltre il 10%, ora in calo del 66% dall’apice del 2024.Gli ETF spot USA hanno raccolto solo 70 milioni di dollari nell’ultima settimana, dopo 4,6 miliardi di deflussi nel mese. S&P ha declassato il rating di stabilità della stablecoin USDT al livello più basso, avvertendo che un ulteriore calo del BTC potrebbe renderla sottocollateralizzata. Anche la Banca Popolare della Cina ha avvertito sui rischi delle valute virtuali. Secondo Diodovich, il mercato crypto resta appesantito da "deleveraging, prudenza sul rischio e integrazione crescente con i mercati tradizionali", fattori che amplificano il ribasso. Un eventuale rimbalzo dipenderà da dati macro, flussi istituzionali e ritorno della fiducia sugli asset rischiosi.
Fonte: Teleborsa