Breaking News
Economia
1 ore fa
A Imola i motori diventano Arte con il giapponese Keita Miyazaki
(Teleborsa) - Imola, storica capitale dei motori e dell’ingegno meccanico, accende i riflettori sull’arte contemporanea con "Keita Miyazaki. The Garden of Vanities", in programma dal 15 novembre 2025 al 22 febbraio 2026 nelle sale di Palazzo Tozzoni. La mostra, curata da Diego Galizzi e Riccardo Freddo, nasce dalla collaborazione tra Comune di Imola, Imola Musei e la galleria Rosenfeld di Londra, con l’obiettivo di aprire la città a una nuova forma di dialogo internazionale tra cultura, innovazione e sviluppo economico.In una città simbolo della velocità, dove l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari ha costruito un’eredità unica nel mondo della Formula 1, del Motomondiale e della Superbike, il linguaggio industriale dell’artista giapponese Keita Miyazaki (Tokyo, 1983) si intreccia idealmente con la tradizione motoristica emiliana. Le sue sculture, realizzate con componenti meccaniche di automobili e delicati origami di carta, riflettono una poetica dell’equilibrio tra forza e fragilità, progresso e vulnerabilità.Un tema che, nel contesto imolese, assume una valenza simbolica: la mostra rappresenta un tassello del percorso di valorizzazione culturale e turistica avviato dal Comune, volto a integrare la vocazione industriale con un’offerta esperienziale che unisce arte, heritage e attrattività territoriale."Siamo orgogliosi di ospitare a Palazzo Tozzoni la mostra dedicata a Keita Miyazaki – dichiarano il sindaco di Imola, Marco Panieri, e l’assessore alla Cultura, Giacomo Gambi – perché la sua ricerca, sospesa tra scultura e materia industriale, dialoga in modo naturale con il nostro territorio, da sempre votato alla meccanica e ai motori. È un progetto che unisce identità e innovazione, e che rafforza l’immagine di Imola come città in grado di attrarre produzioni culturali di alto livello, con positive ricadute sull’economia locale".In questo quadro, l’arrivo di Keita Miyazaki consolida il posizionamento di Imola nel circuito internazionale dell’arte contemporanea, grazie anche alla sinergia con partner esteri come la Rosenfeld Gallery. La presenza di un artista esposto in grandi istituzioni proietta Imola in un sistema globale di scambi e visibilità, in linea con le strategie di marketing territoriale che puntano sull’arte come leva di rigenerazione e investimento."Il progetto espositivo che abbiamo costruito qui a Imola – spiega Diego Galizzi, direttore di Imola Musei – nasce dal desiderio di creare un legame profondo tra la poetica di Miyazaki e la storia industriale della città. Le sue sculture di frammenti metallici e origami ci parlano di una modernità fragile, che trova in Imola il terreno ideale per riflettere su come l’arte possa trasformare l’eredità produttiva in visione culturale".Per Riccardo Freddo, della Rosenfeld Gallery, "le opere di Miyazaki ci ricordano che la bellezza può nascere dal contrasto, dall’incontro tra ciò che è destinato a durare e ciò che è effimero. Portare questa ricerca a Imola significa dare vita a un dialogo tra epoche, culture e settori economici diversi, in una prospettiva di sostenibilità e di rinascita".Con "The Garden of Vanities", Palazzo Tozzoni si trasforma in un laboratorio di contaminazione tra arte e industria, confermando come la cultura possa agire da catalizzatore per lo sviluppo economico, attrarre investimenti e rafforzare l’identità di un territorio capace di guardare al futuro senza dimenticare le proprie radici.
Fonte: Teleborsa