Breaking News
Rating
1 ore fa
Zenita Group (ex Maticmind), S&P assegna rating "B" mentre rifinanzia il debito
(Teleborsa) - S&P Global Ratings ha assegnato il rating preliminare "B" a Zenita Group e al suo debito. Si tratta di un livello speculative grade (o "junk") nella scala dell'agenza di rating statunitense.L'ex Maticmind, fornitore di infrastrutture digitali intelligenti, prevede di rifinanziare il proprio debito esistente utilizzando un pacchetto di debito proposto che include obbligazioni senior garantite a tasso variabile per 375 milioni di euro, una linea di credito revolving (RCF) super senior da 65 milioni di euro e una linea di garanzia super senior da 80 milioni di euro.S&P prevede che la leva finanziaria diminuirà drasticamente da 7,7x pro forma post-transazione nel 2025 a 6,5x nel 2026, trainata dalla crescita dell'EBITDA derivante dalla costante crescita organica dei ricavi, dalle precedenti acquisizioni che hanno accresciuto i margini, dal passaggio ad attività di vendita diretta a margini più elevati e dalla riduzione delle spese di ristrutturazione.Zenita Group beneficia di posizioni di leadership in mercati di nicchia selezionati, di una solida esperienza con clienti del settore pubblico e della difesa e di elevate barriere all'ingresso per le nicchie in cui opera. I flussi di ricavi ricorrenti e una quota significativa di soluzioni proprietarie contribuiscono alla prevedibilità degli utili. Tuttavia, deve anche affrontare la concorrenza di aziende più grandi e meglio capitalizzate in mercati frammentati, oltre a rischi di concentrazione a livello di Paese, settore e cliente, nonché sfide di esecuzione e integrazione.L'outlook stabile riflette la previsione che il rapporto debito/EBITDA rettificato si ridurrà ben al di sotto di 7,0x e che il free operating cash flow (FOCF) post leasing tornerà positivo nel 2026. Viene previsto che il fatturato del gruppo crescerà di circa il 14% nel 2025 e del 6% nel 2026, ricavando ulteriori ricavi dalle recenti acquisizioni che hanno incrementato i margini e beneficiando della crescita del mercato finale, aumentando al contempo il margine EBITDA rettificato a circa il 14,5% entro il 2026, principalmente grazie alla riduzione dei costi straordinari e a un mix di business più favorevole.
Fonte: Teleborsa