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Enav: "violenza di genere e work life integration. Politiche aziendali e fenomeno sociale"

(Teleborsa) - Si è svolto oggi a Roma, presso il Nuovo Circolo degli Scacchi, il convegno organizzato da ENAV "Violenza di Genere e Work Life Integration. Politiche aziendali e fenomeno sociale".L’iniziativa ha riunito esponenti istituzionali, accademici ed esperti per analizzare, attraverso due panel dedicati, un fenomeno sociale di crescente rilevanza, affrontandone le molteplici dimensioni in un’ottica ampia e multidisciplinare.Nel saluto introduttivo, la Presidente di ENAV, Alessandra Bruni, ha sottolineato come la crescente attenzione al tema derivi dalla consapevolezza delle sue implicazioni non solo nella sfera privata, ma anche sul benessere organizzativo, sulla produttività e, più in generale, sulla sostenibilità sociale delle imprese.Nel primo panel, Giorgio M. Ghezzi, HR Management ENAV Corporate and Subsidiaries, ha illustrato il percorso intrapreso dal Gruppo ENAV nella transizione da un approccio reattivo a uno strategico nel contrasto alla violenza di genere. Un modello articolato su tre livelli – sensibilizzazione, prevenzione e protezione – integrato nel più ampio framework aziendale di Diversity, Equity & Inclusion (DEI).Tra gli strumenti operativi presentati, particolare rilievo è stato dato al progetto SupportHer, che istituzionalizza una rete interna di primo ascolto e orientamento e si affianca a policy dedicate, protocolli condivisi con le parti sociali e figure professionali specifiche.Nel confronto con Giorgia Ortu La Barbera, Consigliera di Fiducia del Gruppo ENAV, e con Domenico De Feo, è emerso come il concetto di work-life integration rappresenti oggi un elemento strategico per la costruzione di ambienti di lavoro moderni, inclusivi ed efficaci, capaci di rispondere ai bisogni di una forza lavoro sempre più diversificata.Il secondo panel ha approfondito il fenomeno da un punto di vista istituzionale e sociologico, con un focus sulle politiche di prevenzione, in particolare nel contesto universitario, riconosciuto come ambito privilegiato per l’implementazione di piani per la parità di genere.Alla presenza di Elisabetta Gardini e del Cardinale Enrico Feroci, è stata evidenziata la centralità della persona e della responsabilità collettiva quali elementi fondamentali per un contrasto efficace alla violenza di genere e per una collaborazione coesa tra tutti gli attori coinvolti.Gli interventi del Prof. Fabio Lucidi, dell’Avv. Prof. Roberto Bergogno della Sapienza Università di Roma e del Prof. Gennaro del Dipartimento di Studi Politici e Sociali (DISPS), hanno mostrato come, a partire dalle realtà universitarie, sia possibile promuovere un nuovo percorso di sensibilità e consapevolezza, favorendo un cambiamento culturale duraturo.
Fonte: Teleborsa