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Economia
2 ore fa
Valentini (Mimit): contesto complesso, servono politiche industriali coraggiose
(Teleborsa) - "Il contesto internazionale è complesso, i dazi americani si attestano sul 17,5-18% e servono politiche industriali pragmatiche e coraggiose. Ma se la povertà non si abolisce per decreto anche la ricchezza non si crea per decreto ma si costruisce con una visione sistemica". Lo ha detto Valentino Valentini, viceministro delle Imprese e del Made in Italy, intervenendo al "Forum del Largo Consumo" organizzato a Roma da Centromarca e IBC Associazione Industrie Beni di Consumo.Centromarca è l’associazione dell’Industria di Marca che associa circa 200 imprese per oltre 2600 marchi, tra le più importanti attive nel settore del largo consumo: alimentare, bevande, cura della casa e della persona. Complessivamente, le industrie associate sviluppano un fatturato di 67 miliardi di euro, un valore condiviso di 87 miliardi di euro e occupano direttamente quasi 97 mila addetti.IBC è l’associazione delle industrie dei Beni di Consumo che riunisce le imprese di produzione dei beni di consumo. 35.000 imprese generano un fatturato al consumo stimato di circa 450 miliardi di euro; il numero di occupati (28% del totale dell’industria in senso stretto) è pari a 1,1 milioni, di cui 495 mila nel comparto grocery."C'è un aumento dei prezzi, l'inflazione a settembre è all'1,6% ma per il carrello della spesa è al 3,2% e dunque le famiglie italiane spendono 500 euro in più all'anno per generi alimentari. D'altro canto il settore del largo consumo vale 4,5% del Pil e ogni euro che crea genera 3,2 euro di ricaduta sul Paese lungo la filiera", ha ricordato Valentini. Nel corso dei lavori, ha sottolineato il Viceministro, "avete presentato tre priorità: competitività, legalità, investimenti nella digitalizzazione. Sono anche le priorità del governo. Per quanto riguarda la competitività cerchiamo di agevolare le Pmi attraverso contratti di sviluppo, la Sabatini per gli investimenti, il sostegno alle aggregazioni, l'accesso al credito". La legalità, ha ricordato, "è fondamentale perché la contraffazione e l'Italian sounding creano danni enormi, non si tratta solo di norme ma anche di farle rispettare e far comprendere che la legalità, anche per i clienti, è una garanzia di sicurezza e qualità". Infine per le nuove tecnologie e l'IA "abbiamo un problema di paura, da parte delle imprese di utilizzarle, da parte dei lavoratori di perdere il posto. Questo ci fa perdere di vista l'opportunità di una democratizzazione dell'economia. Per superare la paura servono formazione ed educazione oltre che investimenti".
Fonte: Teleborsa