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Economia
1 ore fa
Meloni all'ANCI: "manovra senza tagli a enti locali"
(Teleborsa) - "Voi Sindaci siete la prima fila dell’impegno politico, e fate uno dei mestieri più difficili che si possano scegliere. Perché avete deciso di caricarvi sulle spalle la cura delle persone e della comunità che vi sono state affidate. E, se fatto come si deve, il vostro è un lavoro che non conosce soste, ferie, riposo. E di tutto questo, non solo il Governo ovviamente, ma i cittadini di questa Nazione vi sono profondamente grati". Lo ha detto il presidente del Consiglio Meloni nel messaggio inviato in occasione della quarantaduesima Assemblea nazionale dell’Anci a Bologna. "Permettetemi, da questo punto di vista, di rivolgere un ringraziamento particolare ai giovani Sindaci e amministratori: siete i simboli di una democrazia viva e partecipata e i testimoni concreti che c’è una generazione, anche in questo tempo, spesso disilluso e disinteressato, che decide di mettersi al servizio della propria comunità e del bene comune. Grazie davvero per ciò che fate e per ciò che rappresentate. L’Anci troverà sempre nel Governo un interlocutore attento, nel merito dei problemi. E il Governo non mancherà mai di riconoscere all’Anci il ruolo che gli è proprio, ovvero quello di cerniera istituzionale e di cinghia di trasmissione delle istanze dei Comuni e dei Sindaci. Questo dialogo costante ci ha permesso, in questi anni, di affrontare insieme numerose sfide e di raccogliere risultati significativi". "A partire dalla legge di bilancio per il 2026, che per la prima volta dopo molti anni non prevede nuovi tagli per il comparto degli Enti Locali e, anzi, incrementa il fondo per i minori affidati da 100 a 250 milioni di euro, stabilizza il contributo di 60 milioni per i centri estivi, amplia il Fondo perequativo verticale e alleggerisce le rigidità del Fondo crediti di dubbia esigibilità, venendo incontro alle richieste dei Comuni di maggiore flessibilità sulla spesa corrente, pur nel ristretto perimetro dei vincoli europei. Ma penso, anche, alla definizione della nuova Strategia nazionale per le aree interne. Abbiamo rafforzato la programmazione rispetto a quella precedente, e garantito risorse nazionali ed europee per un ammontare complessivo di oltre un miliardo e 300 milioni di euro. È una scelta che ci consentirà di raggiungere il doppio della popolazione rispetto alla programmazione 2014-2020 e di allargare lo spettro dei Comuni beneficiari. È un’iniziativa che abbiamo costruito insieme, perché nessuno di noi si arrende all’idea che i nostri meravigliosi borghi e le nostre splendide aree interne, che custodiscono l’identità profonda della Nazione, siano condannate al declino e all’abbandono", prosegue Meloni. "È un lavoro che va di pari passo con la decisa accelerazione che abbiamo impresso, dopo troppi rinvii e false partenze, alla ricostruzione del Centro Italia. Territori che già prima del terremoto stavano affrontando i problemi tipici delle aree interne, dalla crisi demografica alla fragilità idrogeologica, e ai quali stiamo cercando di dare risposte concrete. Oggi il cratere sismico è il cantiere più grande d'Europa, e in questo cantiere non si stanno ricostruendo solo le case, gli edifici pubblici, le chiese e le fabbriche. Si sta ricostruendo anche la vita di una comunità, travolta da un evento che ha cambiato per sempre il volto di borghi, città, territori. Noi stiamo facendo la nostra parte, e i risultati cominciano a vedersi. I contributi concessi per la ricostruzione privata hanno raggiunto gli 11,5 miliardi di euro, permettendo ad una famiglia su tre di rientrare nella propria abitazione. La ricostruzione pubblica è stata finalmente sbloccata, con oltre 500 cantieri dei 1200 stimati avviati nei primi 7 mesi del 2025. C’è ovviamente ancora tanto lavoro da fare, ma io sono convinta che tutti insieme abbiamo l’opportunità di vincere la sfida della rinascita economica e sociale dell’Appenino centrale". "Ma i Comuni - insieme alle Regioni, alle Province, alla Città Metropolitane e alle Amministrazioni centrali - sono protagonisti di un’altra sfida decisiva, che è la messa a terra degli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Stiamo vivendo una fase cruciale dell’attuazione del Piano, e ogni sforzo deve essere finalizzato a completare gli interventi programmati. L’entità delle risorse, le rigide tempistiche di attuazione e il fitto calendario di scadenze concordate a livello europeo non consentono pause. Finora abbiamo fatto un buon lavoro, anche grazie all’enorme sforzo profuso da ciascuno di voi, che avete interpretato l’ambizione del PNRR come una grande occasione di crescita e di innovazione della capacità amministrativa. Ma non dobbiamo fermarci perché, come ci insegna lo sport, è l’ultimo miglio ciò che determina una vittoria o una sconfitta. E noi dobbiamo rimanere tutti estremamente concentrati sull’obiettivo, con quel gioco di squadra che ci ha consentito finora di essere al primo posto in Europa per obiettivi raggiunti e avanzamento finanziario del PNRR"."Il Governo presterà la massima attenzione alle osservazioni, alle suggestioni, alle richieste, critiche comprese ovviamente, che emergeranno dai vostri lavori. E ne farà tesoro", conclude il Presidente del Consiglio.
Fonte: Teleborsa