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1 ore fa
Tribunale UE respinge ricorso di Ryanair su aiuto di Stato a TAP da 2,55 miliardi di euro
(Teleborsa) - La Corte di giustizia dell'Unione europea (CURIA) ha respinto il ricorso di Ryanair, compagnia low cost irlandese, contro la decisione della Commissione europea che approva un aiuto per la ristrutturazione dell'importo di 2,55 miliardi di euro che il Portogallo ha concesso alla TAP, la compagnia aerea di bandiera del paese.Il 10 giugno 2021 il Portogallo ha notificato alla Commissione europea la sua intenzione di concedere alla TAP un aiuto per la ristrutturazione ai sensi degli orientamenti sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà. Tale misura di aiuto era composta da una garanzia di prestito e da una misura di ricapitalizzazione e implicava anche la conversione di un prestito statale in capitale proprio. La Commissione ha adottato, il 21 dicembre 2021, una decisione in cui ha ritenuto che la misura in questione costituisse un aiuto di Stato, pur essendo compatibile con il mercato interno. L'importo totale della misura autorizzata ammontava a 2,55 miliardi di euro. Ryanair ha chiesto al Tribunale dell'Unione europea di annullare quest'ultima decisione della Commissione, ma il Tribunale ha oggi respinto il ricorso. Il Tribunale ritiene che la Commissione abbia dimostrato che la TAP fosse legittimata a beneficiare di un aiuto per la ristrutturazione. Inoltre, secondo il Tribunale, la Commissione ha correttamente ritenuto che la misura rispondesse a un obiettivo di interesse comune e fosse necessaria, adeguata e proporzionata, in conformità agli orientamenti per il salvataggio e la ristrutturazione. Il Tribunale respinge anche le allegazioni della Ryanair secondo cui la Commissione non aveva dimostrato che il piano di ristrutturazione fosse realistico, coerente, di ampia portata e idoneo a ripristinare la redditività a lungo termine della TAP, in violazione degli orientamenti per il salvataggio e la ristrutturazione.Non si poteva inoltre contestare alla Commissione di aver effettuato un esame incompleto degli effetti negativi della misura di aiuto in questione. I principi di non discriminazione, di libera prestazione dei servizi e di libertà di stabilimento non sono stati neanch'essi violati. Il Tribunale respinge anche l'allegazione della Ryanair secondo cui la decisione non era sufficientemente motivata.
Fonte: Teleborsa