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51 minuti fa

SIT, de' Stefani: revisione costi va avanti, bene la chiarezza sulla normative delle caldaie

(Teleborsa) - I primi 9 mesi mesi del 2025 sono stati "un periodo molto buono, in cui siamo tornati ai livelli storici dopo un 2024 - in particolare - un po' difficile. Abbiamo fatto un'attività importante di riduzione dei costi fissi e una revisione del footprint industriale". Lo ha detto a Teleborsa Federico de' Stefani, presidente e CEO di SIT, in occasione dell'ottava edizione della "Mid & Small - Milan 2025", evento di riferimento per le società quotate di media capitalizzazione e gli investitori istituzionali nazionali e internazionali."Dal punto di vista della crescita del fatturato ha contribuito in maniera importante il Nord America; gli Stati Uniti e il Canada hanno registrato una crescita importante in tutti i settori in cui siamo presenti in quell'area geografica", ha aggiunto.Il piano di razionalizzazione dei costi "non è finito, nel senso che anche nel 2026 porteremo avanti questa revisione dei costi industriali in modo particolare - ha raccontato de' Stefani - Questo perché fino al 2024 eravamo proiettati per una crescita molto importante del fatturato, poi le condizioni sono cambiate e a quel punto abbiamo dovuto adeguare il footprint industriale e in generale gli overheads in quella che era la nuova prospettiva di breve termine dell'azienda, quindi anche nel 2026 faremo un'attività di revisione della base costi"."Nel fine 2024 e inizio 2025 abbiamo chiuso lo stabilimento in Olanda e questo ha portato un importante beneficio nei conti dei nove mesi e nell'anno 2025, nel 2026 continueremo anche se sicuramente il grosso degli sforzi è stato fatto quest'anno", ha evidenziato il CEO."Il nostro obiettivo è quello di essere meno dipendenti dal mercato delle caldaie residenziali, ad oggi pesano per il 38% del fatturato - ha spiegato - Questo perché è un mercato soggetto ad andamenti abbastanza repentini in salita e anche in discesa, dipende ancora molto dall'instabilità e dall'incertezza normativa che c'è su questo mercato, per cui il consumatore non capendo bene come comportarsi - e in particolare le normative a livello europeo e a livello italiano - attende. Questo ci ha penalizzato nel 2024 in modo particolare. Questa chiarezza normativa che sta arrivando - finalmente si sta mettendo ordine e chiarezza su quelle che sono le normative europee e il piano italiano per il riscaldamento residenziale - dovrebbe contribuire a dare più serenità nelle scelte dei consumatori finali".(Foto: Giovanni Ricciardi)
Fonte: Teleborsa