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ATTACCO ALL’UCRAINA
24/02/2022

La guerra affonda i mercati: Borse giù, vola il gas

L’Europa brucia oltre 330 miliardi di capitalizzazione: Milano la peggiore (-4%), Francoforte e Parigi registrano cali nell’ordine del 3,8-3,9%. La Borsa di Mosca perde oltre il 30%, rublo in calo di oltre il 7% su dollaro, mentre sui bond russi e ucraini scatta il panico. Il prezzo del gas vola: +50%. Lo spread Btp-Bund scende a 163 su attese che la Bce ritardi l’uscita dagli stimoli monetari

La guerra della Russia in Ucraina costa cara ai mercati: le Borse europee hanno segnato perdite tra il 3 e il 4%, quella di Mosca è crollata con vendite pesantissime sui titoli di Stato sia russi sia ucraini, il gas è volato con una crescita oltre il 50%. In rialzo più cauto il petrolio e anche il grano, del quale Ucraina e Russia sono tra i principali esportatori mondiali. I mercati guardano anche agli effetti delle sanzioni che verranno decise verso Mosca, mentre lo spread Btp-Bund è sceso grazie ai segnali che la Bce potrebbe ora rallentare il percorso di uscita dai programmi di sostengo all'economia. Milano è stata comunque la Borsa peggiore tra le principali in Europa con un calo finale del 4%, appesantita da gruppi come Unicredit (-13%) piuttosto esposti sul mercato russo, con Piazza Affari che ha bruciato 30 miliardi di capitalizzazione. Il listino di Francoforte ha segnato un calo del 3,9%, Parigi e Londra del 3,8%: una pessima giornata, con 331 miliardi 'persi' dai primi 600 titoli del Vecchio continente.
Molto peggio è andata per la Borsa di Mosca che è crollata di oltre il 30%. Ed è stata una giornata da panico per i titoli di Stato russi e ucraini: il bond a 10 anni di Mosca ha segnato rendimento in crescita di oltre 400 punti al 15,2%, mentre quello di Kiev è schizzato di ben 778 'basis point' a un tasso finale del 22,1%. Molto male anche per il rublo, che ha perso oltre il 5% contro l'euro e quasi il 7% rispetto al dollaro.
Quello che interessa di più all'Europa è comunque la forte corrente di acquisti sul gas naturale: il prezzo del metano, dopo picchi anche maggiori in corso di giornata, ha concluso con un balzo del 51% a 134 euro al Megawattora, anche se resta lontano dal record a quota 166 raggiunto poco prima di Natale. Molto meno forte la corsa del petrolio, che in chiusura di seduta a New York si muove in rialzo attorno al 4% sui 96 dollari al barile, mentre il brent europeo resta oltre quota 100. Più calmo l'oro, che nella giornata ha tentato discreti rialzi, per poi tornare attorno alla parità sui 1.930 dollari all'oncia. In rialzi non drammatici sui listini mondiali i prezzi di mais (+3%) e grano, salito di circa il 5%.
Con Wall Street partita male, i mercati sembrano guardare ora soprattutto alle sanzioni che verranno decise da Stati Uniti ed Europa contro la Russia, anche se i Paesi occidentali sembrano divisi sull'espulsione di Mosca dal sistema di pagamenti internazionali Swift, che comporterebbe gravi danni al sistema finanziario russo. Ma anche ad alcuni Paesi europei in forti rapporti con Mosca, con possibili ripercussioni sul sistema di pagamento del gas. A premere maggiormente in Europa è il premier britannico Boris Johnson, che intanto ha messo al bando tutte le banche russe dal mercato finanziario della City. ll presidente americano Joe Biden dopo il G7 annuncia che "ci siamo accordati per portare avanti ulteriori sanzioni alla Russia, che saranno devastanti", mentre l'Ue sulla politica di bilancio 2023 "dovrà tener conto della maggiore incertezza che offusca le prospettive economiche", spiega il commissario per gli Affari economici, Paolo Gentiloni. Ma il conflitto in Ucraina potrebbe anche ritardare l'uscita della Bce dai programmi di stimolo monetario. Lo hanno ipotizzato sia il governatore della banca austriaca, Robert Holzmann, componente del consiglio direttivo della Bce, sia l'altro membro Isabel Schnabel, spiegando che l'incertezza sull'invasione russa richiede un approccio graduale e basato sui dati economici. Così lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni ha chiuso in forte calo a 164 punti, con un rendimento del Btp sceso all'1,81%. 

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