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LA GUERRA ECONOMICA
21/03/2022

Le sanzioni mordono: Pil russo in calo del 15%

A poche settimane dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina arrivano le prime stime dell’impatto sull’economia russa. Secondo Elina Ribakova, vice capo economista dell'Institute of International Finance, “sono andati in fumo 15 anni di crescita economica” e l’impatto sul Pil è a due cifre a causa della caduta della domanda interna. L’inflazione corre e alimenta il crollo dell’economia

Quindici anni di crescita andata in fumo: tanto costeranno alla Russia l'invasione dell'Ucraina e le sanzioni lanciate dall'Occidente. A dirlo sono le prime stime sull'impatto della guerra che arrivano fino a un -15% del Pil, mentre la riapertura della Borsa di Mosca presenta il conto salato di un rialzo di oltre 200 punti base dei titoli di Stato, con gli Ofz decennali che arrivano a superare il 14%. Numeri che spiegano perché non solo le capitali europee, ma anche Mosca si agita per l'ipotesi di un bando europeo totale sul petrolio russo: "è una decisione che colpirebbe tutti", dice il portavoce del Cremlino. Se il bando 'totale' della Russia da Swift, o del petrolio russo (ne discuteranno i leader Ue giovedì) sono misure politicamente controverse (serve l'unanimità, e provocano mal di pancia specie a Berlino e Budapest), le sanzioni fatte finora mordono, eccome. Elina Ribakova, vice capo economista dell'Institute of International Finance, la lobby bancaria mondiale, la vede così: "15 anni di crescita economica cancellati in poche settimane. Ci aspettiamo una contrazione del 15% nel 2022, principalmente per la forte caduta della domanda interna".
Goldman Sachs ha tagliato ulteriormente, da -7% a -10%, le sue previsioni per il Pil russo dopo le recenti sanzioni commerciali che fanno ipotizzare un calo del 20% dell'export nel secondo trimestre e del 10% nel secondo semestre. Barclays prevede un -12,4% quest'anno e avverte che "a causa delle attuali condizioni geopolitiche, riteniamo che le sanzioni dureranno a lungo".
Non è il default, dove sia Mosca che Washington prendono tempo: ma con l'inflazione diretta verso il 25%, l'economia rischia il crollo verticale. Ed Elvira Nabiullina, l'economista che Putin ha mantenuto a capo della Banca di Russia per fronteggiare la guerra finanziaria, farà come la Fed e la Bce: comprerà debito.

 

Autore: ANSA