Nonostante l’aumento della volatilità e la situazione resa più complessa dalla guerra, l’istituto registra 480 milioni di raccolta netta (1,5 miliardi da inizio anno), di cui il grosso nell’ambito del risparmio amministrato. Bene anche la raccolta gestita (101 milioni a marzo) e la consulenza evoluta. Mossa soddisfatto: "Risultato robusto, guardiamo con cauto ottimismo ai prossimi mesi"

480 milioni di raccolta netta a marzo, 1,5 miliardi da inizio anno: prosegue il trend positivo di Banca Generali, nonostante la forte volatilità che si registra sui mercati che detta una maggior prudenza sul fronte degli investimenti. Positiva anche la raccolta delle soluzioni gestite (101 milioni a marzo, 567 milioni da inizio 2022), dove l’interesse è stato catalizzato soprattutto dai fondi grazie ai piani di accumulo e alle soluzioni “switch”. Il grosso della raccolta del mese è rappresentato dal risparmio amministrato (383 milioni a marzo, 917 da inizio anno) con ben 265 milioni nei conti correnti. Un dato, questo, destinato generalmente a trasformarsi in investimenti nei mesi successivi. In crescita anche il servizio di consulenza evoluta che ha registrato nuovi flussi per quasi 100 milioni da inizio anno e vanta 7,1 miliardi di masse totali sotto contratto. “Un risultato robusto in un mese complesso per le preoccupazioni legate al conflitto che si aggiungono a criticità come inflazione e politiche delle banche centrali che hanno tenuto alta la volatilità – ha commentato Gian Maria Mossa, amministratore delegato di Banca Generali -. L’interesse che ci arriva da professionisti di elevato standing interessati ad entrare in contatto con la nostra realtà e la crescente fiducia dai clienti ci fanno guardare con cauto ottimismo alla crescita dei prossimi mesi".