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CRIPTOVALUTE IN CRISI
11/05/2022

Il panic selling colpisce Bitcoin & Co

TerraUSD ha perso il 70% in 24 ore, Stablecoin – che dovrebbe essere agganciata al dollaro con un rapporto di 1 a 1 – vale 23 centesimi, Bitcoin va sotto i 29 mila dollari e il titolo di Coinbase crolla in Borsa (-26%) quando la società che gestisce la maggiore piattaforma di scambio di criptovalute precisa che i possessori di cripto asset non godono di protezioni in caso di default

TerraUSD brucia in 24 ore il 70% del suo valore e affonda la finanza cripto, riportando alla ribalta i dubbi sulla sua sostenibilità. A pagare un prezzo salato è il Bitcoin, che scende sotto ai 29.000 dollari, ai minimi dal gennaio 2021. Lo Stablecoin algoritmico, caro a molti investitori e considerato un esperimento che unisce la matematica e il software per creare una valuta digitale che si comporta come il dollaro, crolla per motivi al momento non ancora chiari, scendendo fino a 23 centesimi, ben lontano quindi al valore di 1 dollaro a cui dovrebbe essere ancorato. "Capisco che le ultime 72 ore sono state difficili per tutti voi. Sappiate che sono determinato a lavorare con ognuno di voi per navigare la crisi", afferma Do Kwon, lo sviluppatore sud coreano che ha creato lo Stablecoin e che sta ora incontrando non poche difficoltà a ricevere la fiducia dei grandi investitori.
Il tonfo arriva in un momento di nervosismo dei mercati e scatena una fuga dalle critpovalute, di cui è complice anche la deludente trimestrale di Coinbase. La maggiore piattaforma di scambio di criptovalute negli Stati Uniti ha chiuso infatti il primo trimestre sotto le attese degli analisti a causa di un calo degli utenti. Le perdite sono risultate pari a  429,7 milioni di dollari su ricavi per 1,2 miliardi. A preoccupare ancora di più però è la comunicazione alla Sec della società in cui si specifica che gli utenti di cripto asset non hanno protezioni in caso di bancarotta. Di per sé non c'è nulla di nuovo visto che la mancanza di tutele è prevista dalla regolamentazione vigente, ma il solo averlo certificato per iscritto ha scatenato il panico, lasciando immaginare che la precisazione fosse legata a un rischio reale di bancarotta per la società. "Non c'è rischio di bancarotta, ma abbiamo incluso un nuovo fattore di rischio sulla base dei requisiti della Sec", si affretta a spiegare l'amministratore delegato Brian Armstrong. Le sue parole, però, non rassicurano e i titoli Coinbase chiudono in calo del 26,40%. Pesante anche il Bitcoin, che arriva a perdere l'8,7% a 28.300 dollari. la cripotvaluta è in calo ormai da diverse sedute e rispetto al picco dello scorso anno ha bruciato più del 50% del suo valore. 

Autore: ANSA