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FISCO EUROPEO
24/05/2022

La Polonia blocca ancora la minimum tax Ue

Varsavia giustifica l’utilizzo del diritto di veto spiegando che l’intero pacchetto – riallocazione dei versamenti fiscali in base al luogo di fatturazione e introduzione dell’aliquota minima - debba essere attuato insieme. In realtà il veto sembra dovuto al braccio di ferro sul Recovery fund polacco, i cui fondi restano congelati in attesa di garanzie sull'indipendenza della magistratura

Il veto della Polonia tiene ancora al palo la minimum tax in Europa. Varsavia ufficialmente chiede che venga attuato insieme l'intero pacchetto sulla tassazione minima, sia cioè la parte internazionale per la riallocazione dei versamenti fiscali in base al luogo di fatturazione (e non di sede) e sia con quella sull'introduzione dell'aliquota minima, come spiega anche un funzionario polacco secondo cui le due componenti "dovrebbero rimanere collegate". Ma il nodo ancora da sciogliere sembrerebbe piuttosto il braccio di ferro sul via libera al Recovery polacco. La Commissione ha acceso da tempo un faro, congelando i fondi per la Polonia, in attesa di garanzie sull'indipendenza della magistratura. Varsavia potrebbe sbloccare la situazione con l'abolizione della sezione disciplinare della Corte suprema, che per Bruxelles mette a rischio l'autonomia dei giudici. Il voto sulla legge per l'abolizione è atteso in settimana. Anche la Commissione sembra credere in una schiarita, con il vice presidente Valdis Dombrovskis che ritiene il via libera al Recovery polacco "fattibile in tempi brevi, questione di giorni o settimane". Ma intanto al consiglio dei ministri dell'Economia e delle finanze europei sulla minimum tax c'è stato un nuovo nulla di fatto. 
Il ministro delle finanze di Parigi, Bruno Le Maire, grande sponsor del pacchetto concordato con l'Ocse e volto a mettere fine alla competizione al ribasso tra i Paesi sulle tasse applicate alle imprese, si è detto "convinto" che ci sarà "un accordo con la Polonia" per poter varare all'unanimità la minimum tax al prossimo Ecofin del 17 giugno. "Ci sono dei punti sul tappeto che devono essere smussati da qui ad allora, tra questi il Pnrr (della Polonia), ma questo non è l'unico . La Polonia tiene molto al collegamento tra il pilastro Uno e il pilastro Due", ha quindi ricordato. Sul tema Le Maire ha anche ringraziato il ministro delle Finanze italiano Daniele Franco: "Si tratta di una misura di giustizia, è nell'interesse di tutti che ci sia questa ottimizzazione fiscale - ha detto -. E ringrazio il ministro italiano delle Finanze per il sostegno dato su questo punto. L'Italia si è dimostrata un partner importante". 

Autore: ANSA