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POLITICA MONETARIA
28/06/2022

Lagarde spinge sui tassi. Con gradualità

La presidente della Bce conferma di essere pronta a spingersi fin dove serve per raggiungere l’obiettivo del 2% di inflazione, ma di voler misurare ogni passo e procedere con gradualità per evitare shock all’economia e contraccolpi sullo spread. Su quest’ultimo punto Lagarde intende utilizzare dal 1 luglio la flessibilità sui riacquisti di titoli e realizzare al più presto lo scudo anti-spread

L'inflazione nella zona euro è alta e lo sarà ancora per qualche tempo, ma la Banca centrale europea è determinata nel suo percorso verso la normalizzazione ed è pronta a spingersi fin dove è necessario per raggiungere il target del 2%. La presidente della Bce Christine Lagarde cita Victor Hugo per rassicurare chi teme che Francoforte non abbia armi a sufficienza per contrastare l'aumento dei prezzi: "La perseveranza è il segreto di tutte le vittorie", ha detto aprendo il forum di Sintra, in Portogallo, dove ogni anno banchieri centrali ed economisti si ritrovano per parlare delle maggiori sfide. Quest'anno è una sola: la lotta all'inflazione galoppante, tema su cui Lagarde si confronterà direttamente con il presidente della Fed, Jerome Powell, che per gli Usa ha scelto una strategia più aggressiva di quella dei colleghi europei.
A tre settimane dalla riunione che per la prima volta dopo undici anni riporterà i tassi su di 25 punti base, la presidente ha ribadito la linea anticipata nella riunione di metà giugno: la strada della normalizzazione è imboccata, e il cammino proseguirà "in modo determinato e sostenuto". Ma non si può ignorare il contesto di elevata incertezza in cui ci si sta muovendo, con un'inflazione spinta da una "straordinaria serie di shock esterni", come la guerra in Ucraina che rischia di provocare uno stop delle forniture di gas e mettere a rischio anche l'attività delle imprese. Per questo "il passo della normalizzazione dei tassi non può essere definito ex ante", ma verrà fatto con "gradualità e opzionalità". Un approccio che però "non deve essere confuso con un rinvio della normalizzazione", ha spiegato Lagarde.
La gradualità è nel valutare passo dopo passo l'effetto delle decisioni di politica monetaria sull'inflazione, mentre l'opzionalità risiede nei diversi strumenti che la Bce ha a disposizione e che possono essere ricalibrati qualora l'incertezza diminuisse. Ad esempio, a settembre il rialzo dei tassi potrebbe essere anche più ampio di quello di luglio "se le prospettive dell'inflazione persistessero o si deteriorassero". Ma tutto ciò sempre evitando di soffiare sul fuoco degli spread, che dopo l'annuncio del rialzo dei tassi hanno risposto in modo "rapido e disordinato" in alcuni Paesi, "non giustificato dai fondamentali economici", alimentando la frammentazione della zona euro il cui Pil è già in calo. Due le strade indicate da Lagarde: "usare flessibilità" fin dal 1 luglio nei reinvestimenti in scadenza del programma Pepp, e mettere in campo un nuovo strumento anti-frammentazione che deve essere "efficace, proporzionato e avere sufficienti garanzie per preservare l'impeto degli Stati verso una politica di bilancio solida". 

Autore: ANSA