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Il Pil cresce a sorpresa: +3,9%
Il dato rilevato dall’Istat registra una crescita dello 0,5% nel terzo trimestre rispetto a quello precedente e del 2,6% rispetto al 2021. La crescita acquisita per il 2022 sfiora così il 4% (meglio di Germania, Spagna e Francia) e regala al governo maggiori margini di manovra grazie a un rapporto deficit/Pil inferiore. Ottimista il ministro dell’Economia Giorgetti, cautela da Bankitalia
La 'ricchezza' dell’Italia a sorpresa cresce: gli investimenti e il recupero del settore dei servizi, anche grazie alla lunga estate e alla voglia di tornare a fare vacanza tra luglio e settembre, hanno dato una spinta all'economia e così il Pil del terzo trimestre aumenta dello 0,5% sul trimestre precedente, sale sugli stessi tre mesi del 2021 (+2,6%). E alla fine la crescita già acquisita per il 2022 è del 3,9%. Insomma, sfiora il 4%. Più forte, quindi, di tutte le previsioni e meglio della media Ue. Un 'aiuto' al governo che trova così maggiori spazi di manovra con un miglioramento del rapporto con il deficit, che potrebbe liberare maggiori risorse da utilizzare per famiglie e imprese.
La fotografia fornita dall'Istat è rosea, considerando ad esempio che la recente previsione (19 ottobre) dell'Ufficio parlamentare di bilancio stimava un -0,2% per il periodo, mentre il consensus degli analisti rilevato da Bloomberg indicava una probabile crescita a zero. Ma il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, 'gela' gli entusiasmi: "Il dato provvisorio sul Pil indica un aumento ancora sostenuto dal recupero del settore servizi, quello più colpito dalla pandemia". Così Visco invita alla "prudenza nell'indicazione di stime puntuali nel contesto di grande incertezza come quello attuale". Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, invece parla di ottimismo: "Una prima lente attraverso la quale guardare con ottimismo alle prospettive di crescita della nostra economia nel difficile contesto internazionale in cui ci troviamo è connessa all'attuazione del Piano di Ripresa e Resilienza". Gli fa eco l'amministrazione delegato di Cdp, Dario Scannapieco: "Diventa fondamentale continuare a spingere sull'esecuzione del Pnrr che darà un contributo molto importante alla crescita". Mette però in guardia il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, in vista della manovra: la tenuta dei conti pubblici "è indispensabile per la nostra capacità di mantenere la reputazione sui mercati e attrarre il finanziamento del debito pubblico".
Di fatto si tratta di un risultato, quello del Pil, addirittura superiore a quello della ''locomotiva-Germania'' che nello stesso periodo ha fatto - comunque sempre a sorpresa – un più timido +0,3% (+0,2% in Spagna e Francia). L’Italia fa meglio anche della media Ue: nel terzo trimestre del 2022 secondo Eurostat, il Pil è aumentato dello 0,2% sia nell'area dell'euro che nell'Ue. Questo piccolo vantaggio, però, pur lasciando maggiori margini di manovra fiscale al governo di Giorgia Meloni, dovrà fare i conti con le successive emergenze: inflazione a due cifre, bollette monstre, gelata sui consumi e quindi sulla produzione. Recentemente Bankitalia ipotizzava infatti che l'effetto caro-bollette insieme a quello del rallentamento globale si sarebbero abbattuti sui conti, ma nel prossimo trimestre.