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VALUTE
07/11/2022

La Ue accelera sull’euro digitale

Entro giugno 2023 la proposta della Commissione. La regia dell’operazione è nelle mani della Bce che sta lavorando per rendere l’euro digitale complementare al contante, scambiabile online e offline e in grado di garantire la privacy. Per evitare di depotenziare la lotta al riciclaggio, l’ipotesi è di rendere anonimi i pagamenti entro i 50 euro fino a un massimo di 1.000 euro al mese

Non saranno i contanti a sparire. Ma con il mutare dei tempi anche l'euro deve cambiare abito, spazi e tempi. Per tenersi al passo con dollaro, renminbi, yen e sterlina. E, soprattutto, con tutta quella schiera di criptovalute - sempre più in voga tra le major del tech, dal neo proprietario di Twitter Elon Musk in giù – che minacciano di cannibalizzare il valore del denaro. Una sfida geopolitica complessa. E una strada lunga - quella dal portafoglio degli europei ai loro smartphone - che conosce ora la prossima tappa: entro la prima metà del 2023 la Commissione europea presenterà un disegno legislativo, tratteggiando i primi lineamenti del suo conio virtuale; fiducia, efficienza e inclusione su tutti.
La regia dell'operazione è tutta nelle mani della Bce, che davanti all'aumento vertiginoso dei pagamenti cashless - soprattutto durante la pandemia - ha già definito le prime caratteristiche della sua Cbdc (Central Bank Digital Currency): sarà complementare al contante, si potrà scambiare online e offline e garantirà la privacy. La chiave indicata dalla presidente Christine Lagarde durante una conferenza fiume sul tema a Bruxelles sta tutta nel trovare "un giusto equilibrio" tra gli elementi che un asset digitale richiede. A partire dall'incognita della tutela della privacy: la numero uno dell'Eurotower assicura "alti standard", ma "il pieno anonimato non è una opzione disponibile" perché, ha evidenziato, andrebbe a detrimento della lotta al riciclaggio o al finanziamento al terrorismo. Per questo sul rebus della tracciabilità - che agita i cittadini preoccupati di una maggior sorveglianza -, Francoforte sta studiando "alcune esenzioni" per i "pagamenti molto ridotti", dettagliate dal componente del board della Bce Fabio Panetta, entro i 50 euro "per un ammontare complessivo mensile di mille euro".
Ai policy maker spetta il compito di accelerare per mantenere il rango che si addice alla seconda valuta maggiore al mondo in tempi di un dollaro molto forte. Le Banche centrali a tutte le latitudini si stanno adoperando per dare vita ai loro piani di Cbdc, in una corsa che vede la Cina saldamente in testa sulle altre potenze mondiali. E il piccolo paradiso fiscale delle Bahamas ha già anticipato tutti con l'adozione del suo 'sand dollar'. Per l'Europa si tratta di "evitare che la concorrenza" delle altre Cbdc o di "stablecoin differenti indeboliscano il sistema dell'euro", è stata l'osservazione del commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni, che per il futuro digitale prefigura anche la possibilità di accordi con altre giurisdizioni per "evitare conseguenze indesiderate" per l'Eurozona.
Le minacce più concrete però nell'immediato hanno le sembianze delle criptovalute nei portafogli virtuali del 16% degli americani e del 10% degli europei, e dei piani delle Big Tech di incorporare asset virtuali nativi. Dopo il precursore Mark Zuckerberg, oggi il DogeCoin spinto dal visionario miliardario Elon Musk è tornato a volare con l'operazione Twitter. "Bitcoin ed Ethereum sono troppo volatili per essere utilizzati per i pagamenti", mentre le Stablecoin "sono vulnerabili", ha tagliato corto Lagarde, avvertendo che "l'ingresso" nel mondo dei pagamenti di Facebook e Twitter "potrebbe aumentare il rischio di dominio del mercato e di dipendenza dalle tecnologie di pagamento estere, con conseguenze per l'autonomia strategica dell'Europa". L'unico antidoto è "la fiducia" nell'euro. Anche nell'etere. 

Autore: ANSA