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MATRICOLE
07/11/2022

Lamborghini corre e si prepara alla Borsa

Crescita a due cifre per fatturato (+30%) e risultato operativo (+68%) della casa bolognese controllata dal gruppo Volkswagen, mentre le consegne salgono dell’8% e il portafoglio ordini copre già il primo trimestre 2024. Il marchio si prepara al passaggio all’ibrido e sta sviluppando una strategia per approdare presto sul mercato azionario ed essere valorizzato appieno

Continua la crescita di Lamborghini, che si mette alle spalle i migliori nove mesi di sempre e si prepara a sbarcare in Borsa. Il fatturato in questo periodo ha raggiunto 1,93 miliardi di euro, in aumento del 30,1% rispetto al 2021. Le consegne da gennaio a fine settembre raggiungono le 7.430 unità (+8% rispetto allo stesso periodo del 2021) e tutte e tre le macro-regioni in cui la casa di Sant'Agata Bolognese è presente (America, Asia Pacifico ed Europa-Middle East-Africa) sono cresciute proporzionalmente. Il mercato di riferimento continua ad essere quello degli Usa (+8%), seguito da Mainland China-Hong Kong e Macao (+5%), Germania (+16%), UK (+20%) e Giappone (+26%). Anche il risultato operativo ha fatto registrare un incremento del 68,5%, attestandosi a 570 milioni. Il corrispondente Return on Sales (RoS) ha raggiunto il 29,6%, superando il 22,8% raggiunto nello stesso periodo del 2021.
"Questi dati in costante aumento dimostrano tutta la solidità di Lamborghini oggi. Abbiamo un portafoglio ordini che copre già il primo trimestre del 2024 e questo ci permette di lavorare con serenità guardando, in modo ponderato, alle sfide che il futuro ci impone, come il prossimo passaggio all'ibrido dal 2023", commenta Stephan Winkelmann, presidente e ad della Casa di Sant'Agata Bolognese, dopo che Lamborghini ha celebrato a settembre l'addio al V12 termico puro in attesa della fase di trasformazione epocale che prenderà avvio il prossimo anno con l'ibridizzazione di tutta la gamma entro il 2024.
Intanto il costruttore italiano di auto di lusso sta sviluppando una strategia per presentarsi agli investitori sul mercato azionario, da ben prima che la casa madre Volkswagen chiedesse a ciascuno dei suoi marchi di elaborare una ipotesi di quotazione. Non solo Porsche, dunque, sta preparandosi all'Ipo. "Abbiamo lavorato su questo aspetto con altre agenzie al fine di creare chiarezza", ha detto Winkelmann in un'intervista. "Come marchio lo abbiamo fatto per molto tempo, per mostrare il valore che abbiamo. Fino a qualche tempo fa, non era così noto", ha aggiunto secondo quanto riferisce Bloomberg. 

Autore: ANSA