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Il Btp Italia fa il pieno con il retail
La nuova emissione ha raccolto complessivamente 12 miliardi, di cui 7,28 dai risparmiatori con oltre 255 mila ordini: si tratta della partecipazione più alta dopo quella dell’emissione record del 2020. Molto soddisfatto il ministro Giorgetti, secondo cui il risultato è pienamente in linea con la strategia del Tesoro di un maggior coinvolgimento del retail per ampliare la base degli investitori
Chiude con una raccolta che sfiora i 12 miliardi di euro la diciottesima edizione del Btp Italia: gli investitori istituzionali, nell'ultima giornata di collocamento, hanno sottoscritto obbligazioni per 4,71 miliardi di euro, che si aggiungono ai 7,28 miliardi arrivati dai risparmiatori nelle prime tre sedute. Si tratta del sesto miglior risultato di sempre per il Btp Italia, quest'anno particolarmente ghiotto per famiglie e cassettisti, affamati di strumenti a rischio contenuto con cui proteggere i propri risparmi dai morsi di un'inflazione che viaggia a doppia cifra (+11,8% ad ottobre). Non a caso la partecipazione del retail - il titolo è stato acquistato da 255.753 risparmiatori - è stata la seconda più alta in assoluto, alle spalle dell'emissione record del 2020, destinata a finanziare le misure di contrasto al Covid.
Si dice "orgoglioso del successo dai Btp Italia" il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti: "Sono particolarmente soddisfatto anche perché, al di là delle cifre, riusciamo ad attrarre sempre più investimenti da parte delle famiglie che evidentemente si fidano della proposta dello stato a difesa del risparmio privato contro l'inflazione". A dimostrazione, aggiunge, "che abbiamo scelto la strada giusta". "Il numero di contratti sottoscritti", ha commentato il Tesoro, è stato "uno dei più elevati mai registrati" denotando "una significativa partecipazione da parte dei risparmiatori retail". E non solo dei facoltosi clienti del private banking ma anche dei 'piccoli' risparmiatori: il 67% degli ordini sono stati inferiori a 20 mila euro, il 91% ai 50 mila euro, con 72 ordini su 100 arrivati da investitori individuali a fronte dei 28 del mondo 'private'. Un risultato "pienamente in linea con la strategia del Tesoro degli ultimi anni, finalizzata alla crescita della quota dei risparmiatori retail, in un'ottica di ampliamento e diversificazione della base degli investitori".
L'interesse per l'emissione si spiega con l'ancoraggio all'inflazione, grazie a una rivalutazione semestrale del capitale sulla base dell'indice dei prezzi al consumo (Foi, senza tabacchi) ed è stato agevolato da una durata limitata a sei anni, con l'usuale premio dello 0,8% per chi tiene il titolo fino a scadenza. La cedola, anch'essa pagata su base semestrale, è stata fissata all'1,6%, confermando - alla luce del buon andamento del collocamento - il minimo garantito. La raccolta è stata "superiore alle attese degli operatori" che scommettevano su un "range di 8-10 miliardi" e rappresenta "un importante passo avanti" per il conseguimento dei target di funding 2022 del Tesoro nel 2022, rileva Filippo Mormando, Eu macro & sovereign strategist di Bbva. Secondo cui il valore medio degli ordini, circa 28 mila euro, dimostra "l'ampia partecipazione" dei piccoli risparmiatori, propensi a investire di più per difendersi dall'inflazione. Un esercito di ex 'Bot people' che sarà certamente d'aiuto l'anno prossimo, quando scatterà il quantitative tightening della Bce.
A Francoforte intanto, stando alle indiscrezioni di Bloomberg, si starebbe consolidando l'orientamento a rallentare la velocità della stretta monetaria, con un aumento dei tassi dello 0,5% a dicembre, in assenza di sorprese negative sul fronte dell'inflazione. Oltreoceano, invece, il 'falco' James Bullard non molla la presa: la Fed deve continuare ad alzare i tassi fino ad entrare in un livello "sufficientemente restrittivo", portando i tassi ad almeno il 5-5,25%.