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08/12/2022

Dagli Usa stop alle nozze Microsoft-Activision

La Federal Trade Commission ha bocciato l’acquisizione da 69 miliardi che avrebbe permesso a Microsoft di balzare al terzo posto nel settore e si prepara a trascinare il colosso del software in tribunale: “Il gruppo potrebbe manipolare i prezzi di Activision e diminuire la qualità dei suoi giochi per le piattaforme rivali a danno dei consumatori”, sottolinea la Commissione

Le autorità americane bocciano le nozze da 69 miliardi di dollari fra Microsoft e Activision Blizzard, e presentano un'azione legale per bloccarle. L'annuncio affonda il colosso dei videogiochi che, in una seduta positiva per i listini americani, arriva a perdere quasi il 4%. "Cerchiamo di bloccare Microsoft dall'assumere il controllo di una società di videogiochi indipendente e dall'usarlo per danneggiare la concorrenza nei dinamici e crescenti mercati dei videogiochi", afferma la Federal Trade Commission ritenendo l'unione dannosa per i consumatori. Microsoft, infatti, potrebbe "manipolare i prezzi di Activision e diminuire la qualità dei suoi giochi per le piattaforme rivali a danno dei consumatori", mettono in evidenza le autorità americane, in quello che è un pesante schiaffo alle ambizioni di Microsoft nel settore.
Con Activision e i suoi Call of Duty e Candy Crush, Microsoft sarebbe infatti balzata al terzo posto fra i colossi dei videogiochi per ricavi alle spalle di Tencent e Sony. L'accordo le avrebbe inoltre concesso un'arma in più contro Meta, considerata la leader per il metaverso. Le autorità americane non sono le uniche ad aver sollevato dubbi sull'operazione. Agli inizi di novembre già la Commissione europea aveva espresso perplessità e avviato un'indagine approfondita per valutarla. Per l'amministrazione Biden lo stop alle nozze è una sfida. Lo è soprattutto per Lisa Khan, la presidente della Federal Trade Commission salita alle cronache per le sue critiche contro Amazon. L'azione legale avviata sarà per lei un test per verificare se i suoi aggressivi piani per controllare lo strapotere di Big Tech possono sopravvivere in tribunale.

Autore: ANSA