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REDDITO FISSO
11/01/2023

Eni lancia un green bond per l’Italia

L’emissione da un miliardo di euro (elevabile a due miliardi) si rivolge esclusivamente ai cittadini italiani, ha durata quinquennale e un tasso fisso minimo del 4,3%. L’adesione non prevede spese o commissioni e il lotto minimo è di 2 obbligazioni (2.000 euro nominali). Il pagamento dell’ultima cedola prevede un premio dello 0,5% se Eni non riuscirà a rispettare i target ambientali

A undici anni di distanza Eni torna a lanciare un bond dedicato solo al pubblico italiano e per la prima volta legato agli obiettivi di sostenibilità. "Uno strumento di risparmio solido, che possa renderlo partecipe del nostro cammino verso un'energia completamente decarbonizzata, tecnologicamente avanzata e diversificata, e dell'ulteriore consolidamento della nostra capacità determinante di garantire la sicurezza energetica al Paese" spiega l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi. Le obbligazioni per un miliardo di euro vengono offerte dal 16 gennaio prossimo e avranno una durata di 5 anni. Se ci sarà una richiesta che andrà oltre l'offerta l'importo potrà essere aumentato sino a 2 miliardi di euro. Il lotto minimo sottoscrivibile, spiega Eni, è di 2.000 euro (pari a 2 obbligazioni), con possibili incrementi pari ad almeno 1 obbligazione, per un valore nominale pari a 1.000 euro ciascuna.
Il capitale, spiega il gruppo energetico, sarà rimborsato interamente alla scadenza del prestito (10 febbraio 2028). Le obbligazioni pagheranno ai sottoscrittori, annualmente e in via posticipata, un interesse a tasso fisso che non potrà essere inferiore al 4,30%. L'adesione all'offerta non prevede alcuna spesa o commissione di sottoscrizione. L'operazione è stata deliberata dal consiglio di amministrazione di Eni del 27 ottobre 2022 e le obbligazioni perseguono l'obiettivo di finanziare eventuali futuri fabbisogni, di mantenere una struttura finanziaria equilibrata e diversificare ulteriormente le fonti finanziarie. Eni, spiega Descalzi, "è oggi una società estremamente robusta dal punto di vista finanziario e industriale, con un modello di crescita volto a valorizzare al meglio i business legati alla transizione energetica e quelli tradizionali che ne alimentano il successo, anch'essi soggetti al progressivo abbattimento delle emissioni e che continuano a garantire la sicurezza degli approvvigionamenti".
Come descritto nel Prospetto Informativo, l'ultima cedola pagabile il 10 febbraio 2028 sarà collegata al conseguimento dei target di sostenibilità di Eni: riduzione delle emissioni nette
di gas serra (Scope 1 e Scope 2) associate alle operazioni del business upstream e incremento della capacità installata per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, fino a raggiungere un valore pari o superiore a 5 Gigawatt al 31 dicembre 2025. Se non viene raggiunto anche uno solo dei due target, il tasso di interesse relativo alla cedola pagabile alla data di scadenza (10 febbraio 2028) sarà incrementato dello 0,50%, secondo le modalità descritte nel Prospetto Informativo.

Autore: ANSA