Focus On

Nel 2023 non ci sarà recessione
Bruxelles rivede le stime e cancella lo spettro di due trimestri consecutivi di Pil negativo: quest’anno l’economia crescerà dello 0,9% e nel 2024 dell’1,5%. Rivista al rialzo anche la stima per l’Italia dal +0,3% al +0,8% per poi attestarsi all’1% nel 2024. Il Commissario Gentiloni sottolinea che grazie al Pnrr “l'Italia può smentire la retorica sul fanalino di coda in Europa”
L'eurozona evita la recessione 'tecnica', lo spettro dei due trimestri di seguito di economia con segno meno. Lo stima la Commissione europea rivedendo al rialzo le previsioni sulla crescita del prodotto interno lordo (+0,9% nel 2023, +1,5% nel 2024), e al ribasso quelle sull'inflazione (+5,6% nel 2023, +2,5% nel 2024). Andrà meglio del previsto anche l'Italia, dove il Pil è visto salire dello 0,8% (dallo 0,3% stimato in precedenza) "grazie alla domanda privata, ma anche ai progetti di investimento pubblico inclusi nel Piano di ripresa e resilienza del Paese", ha segnalato il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni. Il Paese dovrebbe far meglio della Germania (+0,2% atteso), per crescere poi dell'1% nel 2024, quando andrà invece peggio di tutto il resto dell'Ue. Anche grazie al Recovery, avverte però Gentiloni, "l'Italia può smentire la retorica sul fanalino di coda in Europa e avere un livello di crescita in linea con gli altri Paesi o addirittura, come è stato negli ultimi due anni, più alto della media europea". "Sappiamo tutti che la sfida maggiore è quella di realizzare" gli investimenti del Pnrr, ha anche avvertito, "piuttosto che non quella dell'entità dei fondi a disposizione". I rischi che le previsioni vengano smentite dai fatti sono ora "bilanciati", ha avvertito anche il commissario, ma l'incertezza "resta alta": "Dobbiamo mostrare la stessa determinazione e ambizione degli ultimi tre anni quando si tratta di affrontare con risposte comuni le sfide che abbiamo di fronte oggi", ha detto Gentiloni.
Per quanto riguarda la riforma Del Patto di Stabilità, il vice presidente della Commissione Valdis Dombrovskis ha detto di attendersi che la proposta legislativa dell'esecutivo potrà arrivare dopo il Consiglio europeo del 24-25 marzo. "Abbiamo sempre questa teoria del cigno nero", l'imprevedibile che diventa realtà stravolgendo i mercati: "ne abbiamo già avuti abbastanza", ha detto Gentiloni escludendo una nuova proroga della sospensione del Patto con la clausola di salvaguardia, che al momento scadrà a fine anno. Le stime generali sono che serva un'intesa politica sulla riforma della governance per fine marzo, in modo da avere completato l'iter legislativo entro fine anno. Quanto alle aspettative dell'Italia sulla governance economica, per "rafforzare e incentivare gli investimenti per molti Paesi tra cui l'Italia la priorità oggi si chiama Pnrr", ha sottolineato il commissario.