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Tokyo designa Ueda alla guida della BoJ
Ad aprile Kazuo Ueda subentrerà ad Haruhiko Kuroda nel ruolo di governatore della banca centrale. Dal dopoguerra è la prima volta che la carica viene assunta da un accademico. Il nuovo governatore dovrà affrontare sfide importanti, stabilizzando la terza economia mondiale - che sta tornando alla crescita - e impostando la graduale uscita dalla politica monetaria iper-espansiva
Il governo giapponese ha scelto Kazuo Ueda per il ruolo di candidato alla guida della Banca del Giappone (Boj), al posto dell'attuale governatore Haruhiko Kuroda, il cui mandato scade all'inizio di aprile. Come anticipato dai principali media nipponici nel corso del fine settimana, il 71enne Ueda è uno specialista in macroeconomia e finanza, attualmente professore alla Kyoritsu University, e in precedenza ha fatto parte del consiglio della Boj, aiutando il direttivo della banca a formulare il piano di quantitative easing e la politica accomodante dei tassi negativi. Se incaricato, Ueda sarà il primo governatore della Boj dal dopoguerra a provenire dal mondo accademico. Il risultato è pressoché scontato, perché la coalizione di governo di orientamento conservatore controlla la maggioranza in entrambe le aule della Dieta.
Per le nomine dei vicegovernatori sono stati designati l'ex capo della Financial Services Agency, Ryozo Himino, e l'attuale direttore esecutivo della Boj, Shinichi Uchida. I tre candidati saranno ascoltati dai comitati direttivi del Parlamento nelle prossime settimane e la loro nomina dovrà essere approvata dalle due camere. Tra i compiti del nuovo governatore quello di stabilizzare la terza economia mondiale, favorendo la crescita dei salari in presenza di un progressivo rialzo dell'inflazione, attualmente al 4% - il livello più alto da 40 anni, e l'impostazione di un graduale piano di uscita dalla politica monetaria ultra espansiva dell'istituto, avviato dieci anni fa dal suo predecessore, quando il Paese tentava di mettersi alle spalle la prolungata fase di deflazione. Intanto, il Pil del Sol Levante cresce per la prima volta in due trimestri a fronte della ripresa della spesa per consumi, ai quali contribuisce l'industria del turismo dopo la riapertura delle frontiere e l'allentamento delle restrizioni anti-Covid. Nel periodo tra ottobre e dicembre il Pil è cresciuto dello 0,2%% dal -0,3% del trimestre precedente, deludendo però le aspettative degli economisti, e dello 0,6%% su base tendenziale.