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Londra blocca le nozze Microsoft-Activision
L'Antitrust britannico ha bocciato l’operazione da 69 miliardi di dollari perché limiterebbe la concorrenza e darebbe troppo potere a Microsoft nel settore dei videogiochi cloud. Le due società annunciano ricorso, ma anche le autorità antitrust dell’Unione europea e degli Stati Uniti hanno molti dubbi sull’operazione. Il “no” di Londra ha mandato Activision al tappeto a Wall Street.
Le autorità britanniche bloccano le nozze fra Microsoft e Activision Blizzard, infliggendo un possibile colpo di grazia al tanto atteso matrimonio da 69 miliardi di dollari e regalando allo stesso tempo un'importante vittoria al crescente coro di voci che, sulle due sponde dell'Atlantico, chiede con forza di imporre paletti al 'regno di Big Tech'. Nel motivare la bocciatura Londra spiega che Activision, con il suo popolare 'Call of Duty', avrebbe concesso troppo potere a Microsoft nel settore dei videogiochi cloud. E che il colosso di Redmond non è riuscito a spazzare via le preoccupazioni e i dubbi sugli effetti delle annunciate nozze sull'industria nascente e in forte crescita. Dura la reazione di Microsoft e Activision Blizzard al no britannico: le due società difendono l'operazione e si impegnano a fare appello contro quella che ritengono una decisione ingiusta. E' “irrazionale, un disservizio ai cittadini britannici. La Gran Bretagna è chiaramente closed for business”, è il commento arrabbiato di Activision, secondo il quale quanto stabilito dalla Competition and Market Authority “è lungi dall'essere l'ultima parola” sul caso. La decisione “scoraggia l'innovazione tecnologica e gli investimenti nel Paese. Faremo appello”, rincara la dose Microsoft.