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ENERGIA
25/05/2023

Il prezzo del gas crolla a 25 euro

Gli stoccaggi sono alti e verranno riempiti in anticipo rispetto alla stagione termica, mentre ad Amsterdam il prezzo scende ancora: -67% da inizio anno e meno di un decimo rispetto al picco di 300 euro toccato nel 2022. Secondo gli esperti, si potranno registrare anche prezzi negativi. Ma pesa anche il calo della domanda industriale che è del 20/25% inferiore alla media degli ultimi 5 anni.

L'alto livello degli stoccaggi, che lascia presagire un loro riempimento in largo anticipo rispetto all'avvio della stagione termica, e una domanda di gas che - superato lo scoglio dell'inverno - resta debole, spingono il prezzo del gas europeo verso minimi che non si vedevano dall'ottobre del 2021. I future Ttf negoziati ad Amsterdam hanno perso un altro 8,4% chiudendo a 25,4 euro al megawattora: il 67% in meno da inizio anno e meno di un decimo del picco di oltre 300 euro toccato durante la guerra in Ucraina. Al punto che tra gli esperti del settore riuniti a Essen per l'E-World Energy & Water – riferisce Bloomberg - non si esclude che in Europa possano vedersi per brevi periodi, in assenza di un riequilibrio tra domanda e offerta, anche prezzi negativi.
Grazie al gas risparmiato durante un inverno mite, il livello delle scorte Ue è già risalito al 66%, al di sopra della media degli ultimi anni, con Italia e Germania al 72%. "Se continua così, gli stoccaggi saranno pieni abbastanza presto durante l'estate, entro settembre od ottobre, e allora tutto dipenderà da quando entrerà in scena l'inverno", ha commentato il ceo della società di trading Met, Gyorgy Vargha, che non esclude di vedere prezzi "a una cifra" per il metano. "Singoli mercati regionali del gas potrebbero andare in negativo quando si hanno ore o giorni con produzione rinnovabile", afferma Peder Bjorland, vice presidente trading di Equinor.
Al crollo del gas contribuisce una domanda industriale che non si è ripresa dopo l'austerità imposta dalla guerra in Ucraina: ricorso a forme di energia alternative, ottimizzazione dei processi produttivi e risparmio energetico, ma anche chiusure, delocalizzazioni e ridimensionamento della produzione, alle prese con uno scenario macro fragile, contribuiscono - secondo Andy Sommer, capo analisi fondamentale di Axpo Solutions - a un uso di gas del 20-25% più basso della media degli ultimi cinque anni. "Questo è un diverso tipo di crisi per via di come ha colpito il settore industriale", ha dichiarato a Bloomberg, Sabrina Kernbichkerm analista di S&P Global Commodity. "La domanda difficile è quanto di questa distruzione di domanda sia permanente". 

Autore: ANSA