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ECONOMIA ITALIANA
26/07/2023

L’Fmi promuove l’Italia, “ma basta sanatorie fiscali”

Il Fondo Monetario plaude all’approccio prudente del governo e alla resilienza dell’economia italiana, ma mette in guardia dagli effetti negativi dei regali agli evasori, dell’innalzamento delle soglie per l’uso del contante e della stessa flat tax, che ridurrebbe le entrate e produrrebbe maggiori iniquità.

L'economia italiana ha "resistito bene" agli effetti della guerra in Russia, mostrandosi "resiliente" anche grazie "ai generosi incentivi, incluso il Superbonus". Il Fondo Monetario promuove  l'approccio prudente del governo e il suo impegno alla riduzione del debito ritenendo i previsti aggiustamenti di breve termine "adeguati". Ma avverte: la flat tax potrebbe avere effetti negativi sul gettito tributario e sull'equità, ma soprattutto le sanatorie fiscali, così come le soglie all'uso del cash, non aiutano il fisco. “Accogliamo con il giusto ottimismo e attenzione le valutazioni del Fmi", afferma il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti assicurando che il governo continuerà "sulla strada della prudenza, responsabilità e realismo perseguendo l'obiettivo della riduzione del debito pubblico con l'attenzione verso persone e famiglie più vulnerabili e senza trascurare l'indispensabile crescita per rilanciare l'economia italiana, che mostra la sua solidità e resilienza rispetto agli eventi avversi".
Incoraggiando Roma a una "tempestiva ed efficace attuazione del Pnrr", gli esperti di Washington mettono in evidenza la necessità di tenere d'occhio la spesa pensionistica e di affrontare la sfida demografica per evitare che si ripercuota negativamente sulla crescita. La popolazione italiana sta calando e invecchiando rapidamente e per combattere gli effetti negativi del declino demografico sul pil - spiega il Fmi - serve una "strategia coerente per aumentare significativamente la produttività". Una strategia per la quale sono "essenziali riforme e investimenti" con l'obiettivo di ammodernare l'economia, accelerare la transizione digitale e spingere sull'innovazione. La pressione demografica potrebbe essere allentata anche da un'"inversione della direzione della migrazione" tramite il miglioramento delle "opportunità di carriera e le prospettive" per i lavoratori altamente qualificati e l'adozione di una "politica dell'immigrazione pragmatica". Per combattere la sfida demografica, affrontare il tema della bassa fertilità ha un valore ma - osservano gli esperti di Washington - politiche in questo senso richiedono decenni per avere effetto.
Sul fronte fiscale il Fondo mette in guardia sull'aumento della soglia delle transazioni cash e sull'introduzione di sanatorie sui debiti fiscali. "Non sono d'aiuto", spiega avvertendo anche sulle "possibili implicazioni avverse" della flat tax, che potrebbe tradursi in un "significativo calo delle entrate e dell'equità". In Italia - aggiunge ricordando le stime dell'evasione sono a quota 109 miliardi, il 6% del Pil – è necessaria una riforma delle tasse "per allargare la base imponibile e aumentare equità ed efficienza" e dovrebbe basarsi su "misure che incoraggiano gli investimenti e l'occupazione rispettando allo stesso tempo le entrate e gli obiettivi di progressività". Un accenno anche alle rendite catastali ferme al 1980 con una tassa sulla proprietà "sottoutilizzata". Di nodo in nodo ci sono poi le pensioni: il Fmi esorta l'Italia a evitare "ulteriori uscite anticipate" alla luce di una spesa pensionistica già superiore alla media europea (il 16 contro il 13%) e in considerazione del fatto che l'età di uscita effettiva (sotto i 64 anni) è inferiore a quella legale (67).
Nel lodare la resilienza italiana, i progressi compiuti dal settore bancario e l'approccio del governo in un quadro complesso come quello attuale, il Fondo osserva comunque l'esistenza di rischi al ribasso sull'outlook economico, a partire dalla stretta monetaria. "Politiche che rallentano la riduzione del debito o prolungati ritardi nel ricevere" i fondi NextGenerationEu potrebbe sollevare "preoccupazioni" di carattere finanziario. Sulla crescita potrebbero pesare anche ulteriori balzi dei prezzi dell'energia, la frammentazione del commercio estero e degli investimenti e un calo generalizzato della domanda esterna. 

Autore: ANSA