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22/08/2023

Microsoft riapre la partita per Activision Blizzard

Dopo la bocciatura definitiva dell’Antitrust britannico, il gruppo di Redmond rilancia con la rinuncia ai diritti sui videogiochi più famosi come Call of Duty, Warcraft e Candy Crush ma anche su quelli che verranno lanciati nei prossimi 15 anni. Alla luce della novità, l’Authority britannica ha deciso di riaprire il dossier, riservandosi di decidere sull’operazione entro il 18 ottobre

Microsoft non rinuncia a conquistare Activision Blizzard e, dopo il no definitivo dell'Antitrust inglese alla fusione, modifica l'accordo e rinuncia non solo ai diritti su alcuni dei videogiochi più famosi al mondo, come Call of Duty e Candy Crush, ma anche su quelli che la casa di produzione americana lancerà nei prossimi 15 anni. I diritti di streaming cloud per Call of Duty e tutti gli altri titoli Activision Blizzard passano infatti alla francese Ubisoft.
Con questa mossa il gigante tech ha convinto la Cma (Competition and Markets Authority) a riaprire il dossier che aveva bloccato ad aprile e poi bocciato definitivamente ad agosto.
"Questo non è un 'semaforo verde' - puntualizza Sarah Cardell, numero uno della Cma che aveva annunciato il suo 'no' definitivo quando è arrivato l'annuncio del nuovo accordo – Valuteremo attentamente e obiettivamente i dettagli dell'operazione ristrutturata e il suo impatto sulla concorrenza. Il nostro obiettivo non è cambiato: qualsiasi decisione futura su questo nuovo accordo garantirà che il crescente mercato del cloud gaming continui a beneficiare di una concorrenza aperta ed efficace che guida l'innovazione e la scelta" e invita tutte le parti coinvolte a inviare le proprie memorie per poter prenderà una decisione entro il 18 ottobre.
Microsoft è il produttore di XBox e, secondo i regolatori, quello inglese e quello americano, l'acquisto di Activision Blizzard avrebbe messo a rischio la disponibilità di uno dei videogiochi più diffusi al mondo per le altre piattaforme, oltre a renderla la terza società di gioco più grande in termini di fatturato dietro la multinazionale cinese Tencent e, appunto, Sony. Dopo la frenata dell'Authority i due gruppi avevano già deciso di darsi più tempo, spostando la scadenza da luglio a ottobre appunto e Microsoft aveva anche accettato di aumentare la penale in caso di rescissione dell'accordo (portandolo a 3,5 miliardi di dollari dopo il 29 agosto e a 4,5 miliardi di dollari dopo il 15 settembre). Inoltre a luglio Microsoft aveva firmato un accordo decennale con Sony per mantenere il franchise di Call of Duty su PlayStation. E non sarebbe l'unica considerando che, come emerge dal bilancio di Activision Blizzard, tra i competitor ci sono anche Nintendo, Apple e Google si posizionano in modo simile sui dispositivi mobili.
Gli interessi in gioco sono tanti: Secondo quanto emerso durante la guerra di carte bollate Call of Duty avrebbe generato oltre 800 milioni di dollari di entrate per PlayStation solo negli Stati Uniti e oltre 1,5 miliardi in tutto il mondo nel 2021. Activision Blizzard invece ha chiuso con ricavi per 7,5 miliardi (-14%) un utile operativo di 1,7 miliardi di dollari (-49%). "I nostri tre franchise - Call of Duty, Warcraft e Candy Crush - rappresentano complessivamente il 79% dei nostri ricavi netti consolidati e una percentuale significativamente più alta del nostro reddito operativo" è precisato nel documento.

Autore: ANSA