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REDDITO FISSO
30/08/2023

Salgono i rendimenti, i Bot sfiorano il 4%

Cresce il costo del debito per il Tesoro: le nuove emissioni di Btp hanno visto salire i rendimenti al 3,25% per i titoli quinquennali e al 4,20-4,24% per le due emissioni di decennali. In totale sono stati collocati titoli per 8,5 miliardi. Il giorno precedente, l’emissione di Bot annuali si è chiusa con un rendimento del 3,723% contro il -0,11% dell’aprile 2022

Il ministero dell'Economia ha collocato 8,5 miliardi di Btp con rendimenti in rialzo: il quinquennale ha spuntato un tasso del 3,25%, mentre i due diversi decennali messi in asta hanno avuto un rendimento al 4,20 e al 4,24%. Solo 24 ore prima il Bot annuale aveva raggiunto il 3,723%.
La serie di rialzi dei tassi di interesse inaugurata dalla Bce il 27 luglio del 2022, prima volta dopo 11 anni, ha archiviato l'era del denaro facile producendo sui mercati finanziari effetti che non si vedevano da tempo: mutui e prestiti più onerosi per famiglie e imprese, un maggior costo del debito per lo Stato, ma al contempo anche rendimenti più cospicui sui titoli di debito sovrano. Negli ultimi mesi i Btp italiani, indicizzati e non, sono tornati a essere particolarmente appetibili, soprattutto per quegli investitori retail desiderosi di difendere il potere d'acquisto dei propri risparmi eroso dell'inflazione. L'impennata dei rendimenti è ben evidente nella serie storica messa a disposizione sul sito della Banca d'Italia. Va tuttavia ricordato che il rendimento di un titolo di Stato non dipende esclusivamente dal costo del denaro stabilito dalla Bce, ma anche da altri fattori quali l'affidabilità e la solvibilità del debitore, oltre che la proverbiale "emotività" dei mercati. 
Particolarmente significativa l’impennata dei rendimenti registrata dai Bot a 12 mesi: si passa dal -0,11% dell’aprile 2022 allo +0,12% di maggio 2022, fino appunto al +3,72% registrato a fine agosto. 

Autore: ANSA