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07/09/2023

Apple giù in Borsa, pesa il rischio cinese

Il titolo di Cupertino brucia 200 miliardi di capitalizzazione sul timore che Pechino vieti ai funzionari pubblici l’utilizzo degli iPhone. La Cina rappresenta un quinto dei ricavi di Apple e sul mercato sta andando a ruba il nuovo smartphone di Huawei che ha prestazioni da 5G. Il divieto cinese e la concorrenza rischiano di vanificare anche il tentativo di sorpasso su Samsung.

Apple brucia 200 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato in due giorni con gli investitori allarmati dalla possibilità che la Cina vieti l'uso dell'iPhone per i dipendenti pubblici. Uno scivolone che getta un'ombra sul lancio del nuovo smartphone di Cupertino. Le indiscrezioni sui paletti cinesi all'uso dell'iPhone e Huawei che guadagna terreno sono due fattori critici che minacciano la corsa di Apple per il sorpasso di Samsung come leader del mercato mondiale degli smartphone. Gli analisti infatti prevedevano fino a pochi giorni fa che il lancio dell'iPhone 15 avrebbe segnato il grande balzo di Cupertino, facendola affermare per la prima volta come il maggiore produttore di smartphone al mondo per volume. Ma la possibile stretta cinese - che ha provocato un calo dei titoli del 6% nelle ultime due sedute - mette a rischio l'atteso sorpasso considerato che la Cina rappresenta un quinto dei ricavi del colosso della Silicon Valley.
Un decennio fa sembrava impossibile solo pensare che Apple avrebbe potuto contendere a Samsung lo scettro di regina del mondo. Negli anni, però, il traguardo è apparso sempre più a portata di mano, grazie anche al ruolo cruciale del mercato cinese. Secondo Bank of America, Apple realizza in Cina la vendita di almeno 50 milioni di iPhone all'anno e un eventuale divieto per i dipendenti pubblici si tradurrebbe nella perdita di 5-10 milioni di vendite. E dalla Cina arriva anche un'altra minaccia per Apple: Huawei. Nei giorni scorsi il colosso cinese ha lanciato il suo nuovo smartphone, il Mate 60 Pro, che sembra in grado di offrire la velocità del 5G nonostante gli sforzi degli Stati Uniti di limitare la capacità di Huawei di mettere le mani sulle ultime generazioni di chip. Il Mate 60 Pro, secondo alcune indiscrezioni, è andato letteralmente a ruba e alcuni analisti stimano che Huawei possa vendere fino a sei milioni di unità del suo ultimo nato entro la fine dell'anno, aumentando del 65% le sue consegne del 2023.

Autore: ANSA