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ANTITRUST USA
27/09/2023

Amazon nel mirino monopolio illegale nell’ecommerce

La Federal Trade Commission e i procuratori di 17 Stati avviano la causa contro il colosso fondato da Jeff Bezos accusandolo di pratiche anticoncorrenziali nella vendita al dettaglio online, impedendo anche ai commercianti che si servono della piattaforma di praticare altrove prezzi più bassi e obbligandoli a utilizzare i propri servizi logistici per aderire al servizio Prime.

Il governo americano torna all'attacco dei giganti del settore tecnologico. Dopo il 12 settembre, data di inizio del primo grande processo dell'era digitale contro Google, accusata di operare in violazione delle norme antimonopolio, ora è Amazon a finire nel mirino. L’antitrust statunitense ha citato in giudizio il colosso dell’e-commerce con l'accusa di soffocare illegalmente la concorrenza. Il procedimento, avviato dalla Federal Trade Commission insieme a 17 Stati, potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui gli americani fanno acquisti. Secondo le accuse, la società fondata da Jeff Bezos porta avanti illegalmente un monopolio su settori della vendita al dettaglio online schiacciando i commercianti e favorendo i propri servizi. "La causa punta a chiedere ad Amazon di rendere conto di queste pratiche monopolistiche e di ripristinare la promessa perduta di una concorrenza libera ed equa", ha affermato Lina Khan, presidente della Federal Trade Commission.
Per l'agenzia incaricata di promuovere la tutela dei consumatori e per i procuratori generali di New York e altri Stati Usa, Amazon ha anche impedito ai commercianti che operano sulla sua piattaforma di offrire prezzi più bassi altrove e li ha costretti a spedire i prodotti con il suo servizio logistico se volevano far parte del pacchetto di abbonamento Prime. Tali pratiche - secondo l’accusa - hanno portato a prezzi più alti e a un'esperienza di acquisto peggiore per i consumatori. Il procedimento accende i riflettori sull'influenza sul commercio online del colosso da 1.300 miliardi di dollari fondato da Bezos nel 1994, che ha plasmato la vita dei negozianti di tutto il mondo, stabilito le condizioni di lavoro per più di un milione di magazzinieri e spinto il servizio postale degli Stati Uniti a fare consegne anche di domenica.
In Italia, intanto, Amazon aumenta a 1.764 euro la retribuzione lorda iniziale per i dipendenti della propria rete logistica. Si tratta di un incremento del 21% rispetto al 2019. "L'iniziativa rientra nella nostra politica di revisione annuale degli stipendi, affinché sia garantita una retribuzione competitiva ai propri dipendenti", ha spiegato l'azienda in una nota. L'aumento riguarda sia i lavoratori a tempo indeterminato (circa 18 mila) sia i contratti a termine. Salvatore Iorio, direttore delle risorse umane di Amazon Italia Logistica, ha sottolineato che "apprezziamo l'ottimo lavoro svolto dai nostri team durante tutto l'anno e siamo orgogliosi di offrire una retribuzione competitiva". "In un contesto macroeconomico sfidante come quello attuale - ha aggiunto - abbiamo continuato a investire e innovare per sostenere la crescita economica ed occupazionale nel Paese". 

Autore: ANSA