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COSTO DEL DENARO
10/10/2023

Salgono ancora i tassi sui mutui, prestiti a picco

Dai dati Bankitalia emerge un’ulteriore crescita dei costi complessivi dei mutui alle famiglie, saliti ad agosto al 4,67% contro il 4,58% di luglio e il 2,45% dell’agosto 2022. In crescita anche il Taeg del credito al consumo, che si attesta al 10,63%, mentre i prestiti al settore privato sono diminuiti del 3,4% sui dodici mesi, con un calo dei prestiti alle famiglie dello 0,6% contro il -0,3% di luglio

Sale ancora il costo dei mutui, in una corsa che va avanti ormai praticamente senza sosta e che sembra aver già iniziato a compromettere il mercato del credito. Secondo i dati raccolti da Bankitalia nelle serie di 'Banche e moneta', ad agosto i tassi di interesse sui prestiti erogati alle famiglie per l'acquisto di abitazioni comprensivi anche delle spese accessorie (ovvero il tasso annuale effettivo globale, Taeg) hanno raggiunto il 4,67 per cento, in rialzo rispetto al 4,58 di luglio. Il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è invece collocato al 10,63 per cento, anche in questo caso in aumento rispetto al 10,48 del mese precedente. Le tabelle mostrano come a distanza di un anno l'impennata sia evidente. Ad agosto del 2022 il tasso sui mutui era quasi alla metà del livello attuale, al 2,45 per cento, e quello sul credito al consumo all'8,70 per cento.
La stretta monetaria operata della Bce per contenere gli effetti dell'inflazione fuori controllo continua così a dispiegare le proprie controindicazioni, evidenti peraltro anche sull'andamento dei prestiti. Guardando a quelli al settore privato, Bankitalia segnala ad agosto una diminuzione del 3,4 per cento sui dodici mesi, in netto peggioramento rispetto al -2,3 per cento registrato a luglio. Più in dettaglio, i prestiti alle famiglie sono diminuiti dello 0,6 per cento sui dodici mesi, contro il -0,3 di luglio, mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti del 6,2 per cento (-4,0 nel mese precedente).
Vanno meglio invece i dati relativi ai depositi: in questo caso il calo nel settore privato è stato del 5,4 per cento sui dodici mesi (contro il -6,5 in luglio). La raccolta obbligazionaria è aumentata invece del 18,3 per cento, in accelerazione rispetto al 17,4 di luglio. 
 

Autore: ANSA