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ECONOMIA ITALIANA
31/10/2023

Eni, Enel e Gse in vetta alla top ten di Mediobanca

Sono pubbliche e sono attive nel settore energetico le uniche tre aziende italiane che superano i 100 miliardi di fatturato. Segue, molto al di sotto, Edison (29,6 miliardi). La prima industria manifatturiere è Stellantis, al quinto posto. Le aziende più dinamiche sono invece 25 medie imprese italiane, quasi tutte del Nord. Tra le banche sempre prima Intesa Sanpaolo e prima tra le assicurazioni Generali

Sono solo tre, tutte del settore energetico-petrolifero e di proprietà pubblica i gruppi italiani che registrano vendite superiori ai 100 miliardi di fatturato. Enel (135,7 miliardi), Eni (132,5 miliardi) e Gse, il Gestore dei servizi energetici in mano al ministero dell'Economia (120,6 miliardi), si piazzano sul podio nella classifica per fatturato nell'industria e nei servizi stilata dall'Area studi Mediobanca nello rapporto sulle principali società italiane, arrivato alla 58esima edizione. Ad aiutarli nel 2022 è stato l'effetto combinato dell'aumento dei prezzi delle materie prime e dell'incremento dei volumi venduti e non è un caso se anche la quarta posizione è occupata da un operatore del comparto, Edison (29,6 miliardi), che salito di cinque posti rispetto al 2021. Per trovare un'azienda manifatturiera bisogna invece cercare al quinto posto dove è scesa di un gradino Fca Italy (ora Stellantis Europe) con fatturato  di 24 miliardi.
Lo studio, che analizza i bilanci 2022 di 3.310 aziende, suddivise per settori, 2.680 delle quali sono industriali e di servizi, incorona ancora una volta Eni come regina degli utili con 13,9 miliardi  (5,8 miliardi nel 2021), seguita da Enel con 1,7 miliardi (da 3,2 miliardi) e Poste Italiane con 1,5 miliardi (da 1,6 miliardi) mentre le maggiori perdite sono di Tim, in rosso per 2,9 miliardi, Costa Crociere (2,1 miliardi) e Sky (700 milioni). Se si cercano le aziende più dinamiche si deve tuttavia guardare non ai big, bensì alle medie imprese del made in Italy. In 25, quasi tutte del Nord e una sola al Sud, hanno visto aumentare il fatturato reale di almeno il 20% sul 2021, quello nominale del 40% rispetto al 2019 con un'incidenza del risultato sul fatturato non inferiore al 4% sia nel 2022 che nel 2019. A guidare questi fenomeni è Technoprobe (Lc), tallonata da Dompè Holdings (Aq), Branca (Mi), Betamotor (Fi), Unox (Pd), Fope (Vi), Vibram (Va), Sinv Holding (Vi), Cromodora Wheels (Bs), B&C Speakers (Fi).
Tornando ai grandi gruppi non ci sono sorprese rispetto al passato neanche fra le banche dove prima in Italia si conferma Intesa Sanpaolo con un attivo tangibile di 965,7 miliardi di euro (-8,9% rispetto al 2021) davanti a UniCredit (-6,5% a 855,4 miliardi). Da sole hanno un attivo tangibile pari al 95% del Pil italiano. Sul podio al terzo posto c'è poi un soggetto pubblico, la Cassa Depositi e Prestiti (400,6 miliardi, -3%). Generali mantiene invece il dominio assoluto nella top ten delle assicurazioni con premi lordi che, grazie alla sua struttura multinazionale e al consolidamento di Cattolica, nel 2022 sono arrivati a 79,8 miliardi, vale a dire il 59,2% del totale realizzato dall'intero comparto.
 

Autore: ANSA