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ECONOMIA ITALIANA
31/10/2023

L’inflazione si raffredda, ma la crescita è a zero

I dati Istat mostrano una vera e propria gelata sui prezzi, con l’inflazione calata all’1,8% a ottobre contro il 5,3% di settembre. Ma si tratta di un calo dovuto in buona parte ai prezzi dell’energia e il “carrello della spesa” scende solo al 6,3% dall’8,1% del mese precedente. Il Pil invece si ferma (+0,7% il valore acquisito per il 2023), mentre nell’eurozona scende dello 0,1%

Il Pil fermo su crescita zero e l'inflazione che cala dal 5,3% di settembre all'1,8% di ottobre, mettendo a segno una lieve contrazione dello 0,1% sul mese precedente. E' l'effetto del rallentamento dei prezzi dell'energia e in piccola parte di quelli degli alimentari. E' questo il quadro in chiaroscuro fornito dall'Istat che aggiorna due importanti indicatori dell'Italia e segnala che i valori acquisiti si fermano a +0,7% per il Pil e a 5,7% per l'inflazione. Ma, al momento, è una situazione migliore di quella europea dove il prodotto dell'eurozona, sempre nel terzo trimestre, è invece calato dello 0,1% mentre la crescita dei prezzi al consumo di ottobre si è si ridotta, ma si è attestata ben al di sopra della media italiana, segnando un +2,9%.
Il governo, alle prese con la manovra, rivendica il risultato ma esprime anche una certa preoccupazione. Consumatori ed associazioni dei commercianti si dichiarano allarmati per il rallentamento della crescita e, almeno i primi, parlano di "effetto ottico" per il crollo dei prezzi: dipende in larghissima parte dall'energia e si confronta statisticamente con il livello stratosferico dell'anno scorso. Basta guardare la benzina, che registra in questo periodo un calo, segnando ora un prezzo al self di 1,871 euro per comprendere l'impatto dei beni energetici, tanto che anche nei dati dell'Istat il carrello della spesa ad ottobre rallenta, ma passa dall'8,1% al 6,3%, un valore decisamente più alto dell'indice complessivo.
Se sui prezzi si tratta di una boccata d'ossigeno, sul fronte della crescita le preoccupazioni crescono. Prudenza viene espressa dal commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni che invita tutti i partner a fare attenzione parlando di "una fase di transizione in cui servono cautela nella spesa e sostegno agli investimenti". E il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, alla sua ultima uscita, avverte che sulle stime economiche aleggiano rischi "orientati al ribasso, soprattutto per l'acuirsi delle tensioni geopolitiche e l'irrigidimento delle condizioni di finanziamento", cioè l'effetto, quest'ultimo, delle recenti strette monetarie. Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, sembra tirare un piccolo sospiro di sollievo appesantito com'è dalla gestione del debito: "il sistema è riuscito a reggere di fronte alla concomitanza di tanti fattori critici". 

Autore: ANSA