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INTELLIGENZA ARTIFICIALE
22/11/2023

Accordo fatto: Sam Altman torna alla guida di OpenAI

L’intesa chiude cinque giorni di caos, innescati dal licenziamento a sorpresa del Ceo e co-fondatore della società che ha lanciato ChatGPT. Rinnovato il cda, di cui farà parte anche l’ex segretario al Tesoro Larry Summers e l’ex numero uno di Salesforce Bret Taylor. Altman non siederà in consiglio. Da definire il ruolo di Ilya Sutskever, il visionario chief scientist di OpenAI

Sam Altman torna alla guida di OpenAI. Dopo cinque giorni di caos e dramma, il 38enne co-fondatore della società a cui fa capo ChatGPT rientra come amministratore delegato sotto la supervisione di un nuovo consiglio di amministrazione, del quale faranno inizialmente parte l'ex numero uno di Salesforce Bret Taylor e l'ex segretario al Tesoro Larry Summers, che si andranno ad aggiungere ad Adam D'Angelo, il chief executive officer di Quora e già attuale componente del cda di OpenAI. L'accordo di "principio" raggiunto per il rientro prevede che Altman non faccia parte del consiglio di amministrazione e accetti un'indagine interna sulla presunta condotta che avrebbe causato il suo licenziamento in tronco da parte del board. "Adoro OpenAI e tutto quello che fatto negli ultimi giorni è stato per mantenere la squadra insieme", ha detto Altman commentando il suo rientro. Con il "sostegno" del nuovo cda, "non vedo l'ora di tornare a OpenAI e rafforzare la nostra partnership con Microsoft", ha aggiunto.
Satya Nadella, l'amministratore delegato di Redmond che nel corso del fine settimana si è offerto di assumere Altman e lo staff di OpenAI che voleva lasciare, si è detto "incoraggiato dalle modifiche al cda" ritenendole un "primo essenziale passo per una governance più efficace e stabile". Microsoft ha investito miliardi di dollari in OpenAI e il ritorno di Altman è un successo per Redmond in quanto non mette in pericolo né gli investimenti fatti né la tecnologia. 
Il ritorno apre per Altman la fase più difficile, quella del risanare la frattura che ha portato alla sua uscita, contenere i danni causati con i clienti dalla saga che si è svolta sotto gli occhi del pubblico e determinare il ruolo di Ilya Sutskever, il visionario chief scientist di OpenAI e colui che ha comunicato a Altman il suo licenziamento. I motivi del suo siluramento continuano a essere sconosciuti, ma il suo passato può servire per capire quanto accaduto. Sorprendendo l'intero mondo tech, Paul Graham nel 2014 aveva annunciato il 20enne Altman alla guida di Y Combinator, popolare incubatore della Silicon Valley. L'idillio durò alcuni anni, poi Graham iniziò a dubitare delle intenzioni di Altman che sembrava mettere gli interessi personali sopra quelli dell'azienda. Senza contare che investiva, tramite l'incubatore, in start up che scopriva usando un fondo creato con il fratello Jack. Le preoccupazioni di Graham sono condivise da alcuni che Altman lo conoscono e che hanno lavorato con lui: è rinomato per preferire le priorità personali agli impegni ufficiali, per il suo assenteismo e - secondo molti - per essere troppo opportunista anche per gli standard della Silicon Valley, caratteristica che gli ha fatto alienare negli anni molti alleati. 

Autore: ANSA