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29/01/2024

Amazon rinuncia alle nozze con iRobot

L’acquisizione da 1,4 miliardi di dollari sfuma dopo che l’Unione europea si è detta pronta a bloccare l’operazione per tutelare la concorrenza nel settore e dopo che la Fta statunitense si è detta pronta a fare altrettanto. iRobot precipita a Wall Street (-18%) ed è costretta a varare un piano lacrime e sangue tagliando il 31% dei dipendenti e cambia in corsa l’amministratore delegato

Amazon abbandona le nozze da 1,4 miliardi di dollari con iRobot, società che produce i robot per le pulizie domestiche, dopo che l'Unione Europea si è mostrata pronta a bloccare la transazione sulla scia dei timori sulla concorrenza. La rinuncia del colosso delle vendite al dettaglio affonda iRobot, che arriva a perdere a Wall Street fino al 18% ed è costretta ad annunciare un maxi ristrutturazione con il taglio del 31% dei suoi dipendenti e la sostituzione del suo amministratore delegato. "Siamo delusi dal fatto che l'acquisizione di iRobot non possa procedere. Questo negherà ai consumatori un'innovazione più veloce e prezzi più competitivi", afferma David Zapolsky, vicepresidente di Amazon. Lo scorso novembre la Commissione europea ha informato Amazon del suo parere preliminare sull'operazione, notando che l'acquisizione di iRobot avrebbe potuto limitare la concorrenza nel mercato degli aspirapolvere robot. Le nozze hanno sollevato perplessità anche negli Stati Uniti, dove lo staff della Federal Trade Commission ha messo in guardia Amazon la scorsa settimana sull'operazione, spiegando che era propenso a bloccarla.
Le Authority hanno di recente intensificato la stretta sui giganti tecnologici, soprattutto sul fronte delle acquisizioni. In dicembre Adobe è stata costretta a rinunciare da 10 miliardi di dollari di Figma dopo che le autorità britanniche hanno messo in evidenza i rischi all'innovazione. La decisione di Amazon mostra l'intesa pressione sul colosso delle vendite al dettaglio chiamato a dimostrare che le sue azioni non sono dannose per la concorrenza. Le obiezioni dell'Ue inviano un "messaggio sbagliato" agli investitori, spiega sul Financial Times Daniel Friedlaender, il numero uno della divisione europea della Computer Communications Industry Association, precisando che la "dimensione e la redditività di un'azienda non possono essere usate come una scusa dalle autorità europee". Nel caso di Amazon e iRobot "non ci sono semplicemente valide ragioni per prevenire una società dall'acquistare un produttore di elettrodomestici in difficoltà".
Con il passo indietro di Amazon, iRobot si trova costretta a varare una ristrutturazione che prevede il licenziamento di 350 dipendenti e la sostituzione dell'amministratore delegato Colin Angle. La società "farà meglio con un nuovo leader che ha esperienza nelle riorganizzazioni", ha detto Angle il cui ruolo sarà preso ad interim da Glen Weinstein. "La nostra attenzione ora è sul futuro", ha aggiunto Andrew Miller, il presidente di iRobot. 

Autore: ANSA