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MERCATO AZIONARIO
06/02/2024

Il crollo delle Borse spaventa la Cina

Pechino annuncia nuove misure per arginare le oscillazioni dei mercati considerate “anomale” e le vendite allo scoperto. Da inizio anno Shanghai ha perso il 10% e Shenzhen addirittura il 20%. Gli investitori preoccupati si sfogano sui social media, mentre l’autorità di controllo annuncia di aver scoperto molti casi di manipolazione sui mercati e di aver individuato i responsabili

Il crollo delle Borse spaventa la Cina e le autorità di Pechino annunciano nuove misure per arginare "le oscillazioni anomale" e contrastare le vendite alimentate dalla debole fiducia e dai timori sulla tenuta dell'economia. Terminando a -1,02% e a -3,93%, gli indici Composite di Shanghai e di Shenzhen hanno portato le perdite da inizio anno, rispettivamente, a circa il -10% e il -20%. Un tonfo. Anche oggi, così come è avvenuto venerdì 2 febbraio, i minimi intraday hanno sfiorato il -4% e il -7%, aggiornando i livelli più bassi degli ultimi cinque anni. A quel punto, la boccata d'ossigeno l'ha data la China Securities Regulatory Commission (Csrc), l'autorità di regolamentazione dei mercati, che ha promesso di favorire la stabilità e ha assicurato la repressione "delle vendite allo scoperto mal intenzionate", oltre agli sforzi per maggiori investimenti con capitali a lungo termine e "all'ascolto serio delle voci degli investitori".
In base alle anticipazioni di Bloomberg, le mosse in arrivo sono quelle dell'inasprimento dell'operatività a carico degli investitori istituzionali nazionali e di alcune unità offshore, nonché del blocco degli swap transfrontalieri per vendere allo scoperto i titoli di Hong Kong. Allo stesso tempo, ad alcuni broker del Dragone che ricorrono ai canali d'acquisto di azioni della Cina continentale per le loro unità offshore è stato detto "di non ridurre le loro posizioni", di congelare i possibili disinvestimenti. La Csrc era già intervenuta nel fine settimana a ribadire l'impegno a tutela degli investitori di piccole e medie dimensioni, promettendo di punire "severamente il comportamento illegale del mercato" (ad esempio, l'insider trading e l'emissione fraudolenta di azioni), ultimo monito in aggiunta ai provvedimenti infruttuosi dei giorni scorsi, tra cui le restrizioni sulle vendite di azioni da parte degli azionisti della società e i freni a quelle allo scoperto. In serata, invece, l'Authority ha riferito che, in collaborazione con il Dipartimento di Pubblica Sicurezza, "ha indagato e scoperto molteplici casi di manipolazione del mercato e vendite allo scoperto dannose", individuando i responsabili.
A causa delle pesanti perdite, la frustrazione degli investitori, nel frattempo, è esplosa anche sui social media, incluso l'account Weibo dell'ambasciata Usa a Pechino. Decine di migliaia di persone hanno espresso rabbia e indignazione attraverso un post di venerdì sulla protezione delle giraffe in Africa che ha attirato più di 160.000 commenti, molti dei quali per nulla correlati alla protezione degli animali. "Governo degli Stati Uniti, per favore, aiuta gli investitori azionari cinesi", ha scritto un utente in un repost dell'articolo. 
 

Autore: ANSA