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INTELLIGENZA ARTIFICIALE
29/02/2024

OpenAI: la Sec indaga sulle dichiarazioni di Altman

L’autorità di controllo statunitense vuole accertare se a novembre – in seguito all’estromissione del ceo dalla società – le sue dichiarazioni e comunicazioni interne abbiano o meno ingannato gli investitori, tra cui i dipendenti stessi. Intanto OpenAI è divenuta la terza start a livello globale per valore e punta a raccogliere 7.000 miliardi di dollari per rivoluzionare l’IA e il mondo dei chip

OpenAI nel mirino della Sec. La Consob americana sta valutando le comunicazioni interne dell'amministratore delegato Sam Altman nell'ambito di un'inchiesta per accertare se la società abbia o meno ingannato gli investitori. Pur essendo una no profit, OpenAI ha una divisione 'for profit' che vede come investitori, fra gli altri, i dipendenti della società e Microsoft. La Sec, riporta il Wall Street Journal, ha chiesto informazioni a manager ed ex manager di OpenAI lo scorso dicembre, dopo la decisione del consiglio di amministrazione di rimuovere Altman come ceo e dal cda. Era novembre quando come un fulmine a ciel sereno l'amministratore delegato era stato rimosso, aprendo un periodo convulso durante il quale alcuni manager hanno notato che le comunicazioni di Altman non sono state sempre trasparenti e coerenti.
L'indagine della Sec si va ad aggiungere ai vari problemi che OpenAI si trova ad affrontare sulla scia del successo della sua tecnologia, ma soprattutto dei rischi che comporta. Nel mirino delle autorità non solo americane ci sono anche i suoi rapporti con Microsoft, che ha investito miliardi di dollari nella società, arrivata a valere 80 miliardi, risultando la terza start up tecnologica di maggior valore al mondo, alle spalle di ByteDance e SpaceX. 
Dietro al successo di OpenAI c'è Altman, l'architetto della svolta dell'IA generativa nel 2022 con l'introduzione al grande pubblico di ChatGPT che punta ora a rivoluzionare anche l'industria dei chip. In quello che forse è uno dei suoi progetti più ambiziosi, l'amministratore delegato di OpenAI punta raccogliere fino a 7.000 miliardi per trasformare radicalmente l'IA e il mondo dei semiconduttori. La cifra record alla quale Altman punta si confronta con i 527 miliardi di dollari di vendite di chip realizzate a livello globale nel 2023 e ai 100 miliardi di vendite di macchinari per produrre i semiconduttori. L'iniziativa di Altman punta a risolvere e rimuovere gli ostacoli alla crescita di OpenAI, in primis quello degli scarsi e costosi chip per l'intelligenza artificiale necessari per addestrare i modelli che sono dietro ai sistemi di IA come ChatGPT. Da tempo Altman infatti denuncia che la disponibilità di questi preziosi semiconduttori è limitata e questo frena l'AGI, ovvero quell'intelligenza artificiale generale che è più intelligente degli esseri umani. 

Autore: ANSA