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TORRI DI TRASMISSIONE
26/03/2024

Rai Way studia le nozze con Ei Towers

Se ne parla da 10 anni ma la Borsa sembra crederci premiando i titoli coinvolti. L’ad di Rai Way, Roberto Cecatto, conferma di aver dato mandato a un advisor per valutare una possibile fusione. Ci sono anche vincoli legislativi da superare. L’integrazione non è l’unica alternativa: c’è anche un piano stand alone che riposiziona Rai Way e punta a 316 milioni e 92 milioni di utili nel 2027


Rai Way rompe gli indugi e in occasione della presentazione del nuovo piano industriale conferma di studiare una possibile aggregazione con Ei Towers, matrimonio dal quale nascerebbe un campione nazionale delle torri di trasmissione Tv, sulla cui infrastruttura viaggerebbero i segnali della Rai e di Mediaset. "Il mio auspicio è che si faccia chiarezza" su un'operazione di cui si parla da quasi un decennio perché "perché questa indecisione crea problemi al mercato e alle aziende", ha detto l'amministratore delegato di Rai Way, Roberto Cecatto. Secondo il manager "i razionali industriali e strategici" per una fusione "ci sono ma andranno valutati e misurati con molta attenzione" così da definire "termini e condizioni" che assicurino "un giusto ritorno" agli azionisti di Rai Way. Per dimostrare che sta facendo sul serio, la società delle torri ha messo in campo un suo advisor (Citigroup). "Stiamo facendo tutto quello che serve, anzitutto all'azionista di controllo, per valutare e capire che cosa potrebbe succedere" qualora Rai Way decidesse di avviare un'operazione "trasformativa" con Ei Towers, pur nella consapevolezza che le decisioni, alla luce dei vincoli normativi e di controllo a cui Rai Way è soggetta, non sono "completamente nelle nostre mani". Uno di questi, il divieto per la Rai di scendere sotto il 30% del capitale, potrebbe essere rimosso - secondo indiscrezioni di stampa - con un Dpcm nelle prossime settimane. "Quando uscirà qualcosa lo studieremo come abbiamo studiato le precedenti decisioni del legislatore", si limita a dire Cecatto.
La Borsa ha dimostrato di crederci facendo correre Rai Way, che ha chiuso con un balzo del 5,5% a 5,15 euro, spinta anche dall'apprezzamento per un piano che promette di distribuire ai soci 350 milioni di euro di dividendi in quattro anni, pari a un quarto della capitalizzazione di mercato, e sostenere 240 milioni di investimenti mantenendo una leva bassa che garantisce "flessibilità finanziaria" e "vantaggi competitivi". Ma bene sono andate anche le azioni di Mfe (+2,2% le A e +2,3% le B), azionista con F2i di Ei Towers. D'altra parte, il mercato spinge da tempo per un matrimonio nel settore delle torri tv, come dimostrano le recenti sollecitazioni dei fondi azionisti di Rai Way, che hanno chiesto alla Rai (senza successo) di stoppare il collocamento del 14%, puntando invece sulle nozze con Ei Towers. Ora la disponibilità del piano industriale di Rai Way permetterà al cda di Viale Mazzini di esaminare con l'advisor Lazard sia lo scenario di una fusione con Ei Towers (a fianco della quale si muoverebbe Mediobanca), sia le modalità e i tempi di una vendita che, ha ricordato Ceccato, "non pregiudica" le prospettive di integrazione. Ma Rai Way è "un'azienda che deve creare valore a prescindere" dagli "upside" legati a Ei Towers: a questo punta il piano che, accanto al business tradizionale delle torri, riposiziona Rai Way come fornitore di servizi di distribuzione media ed infrastrutture digitali integrate, puntando su Cdn (reti di distribuzione di contenuti) e su data center, con l'obiettivo di portare i ricavi a 316 milioni e gli utili a 92 milioni nel 2027.

Autore: ANSA