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CINA
17/04/2024

A sorpresa il Pil sale del 5,3%

Primo trimestre con crescita ben al di sopra delle attese per Pechino: le stime si attestavano al 4,8-5% e il dato è superiore anche al 5,2% registrato nell’intero 2023. La produzione industriale è salita del 6,1% e i prezzi alla produzione sono scesi del 2,7%, mentre gli investimenti in immobilizzazioni sono aumentati del 4,5% e le vendite al dettaglio del 4,7%. A trainare il Pil le auto elettriche e le rinnovabili

La Cina cresce del 5,3% nel primo trimestre, a sorpresa oltre il 4,8-5% atteso e il 5,2% dell'intero 2023. Mentre Pechino è alle prese con gli sforzi per guidare la ripresa trainata dal settore manifatturiero. A dispetto dei dati macro contrastanti delle ultime settimane, "l'economia ha iniziato bene l'anno con fattori positivi, ponendo le solide basi per il raggiungimento degli obiettivi annuali di sviluppo", ha affermato il vicecapo dell'Ufficio nazionale di statistica Sheng Laiyun, riferendosi al target governativo di "circa il 5%" annunciato a marzo. Guardando al futuro, "la Cina coltiverà e svilupperà in modo attivo le nuove forze produttive di qualità", ha detto Sheng, in un ambiente esterno che "sta diventando più complesso e incerto". Ad esempio, c'è l'ipotesi di nuovi scontri commerciali: il presidente Xi Jinping ha respinto le critiche occidentali sulla sovraccapacità nell'incontro con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. L'export cinese di veicoli elettrici, batterie al litio e prodotti fotovoltaici "ha arricchito l'offerta e alleviato la pressione inflazionistica globale", dando un "grande contributo" alla lotta al cambiamento climatico, ha detto il leader comunista.
La produzione industriale è salita del 6,1% nei tre mesi e i prezzi alla produzione sono scesi del 2,7% tra le pressioni deflazionistiche su manifattura e consumi. Invece gli investimenti in immobilizzazioni sono aumentati del 4,5% grazie alla parte manifatturiera (+9,9%) a bilanciare quella immobiliare (-9,5%). Le vendite al dettaglio hanno avuto un progresso del 4,7% nel trimestre. In altri termini, il Pil è stato guidato dalle industrie per l'export (la produzione di veicoli elettrici è salita del 33%) e dagli investimenti per la nuova energia, facendo per ora accantonare i nuovi stimoli all'economia perché la crescita è in linea con gli obiettivi ufficiali. Questo scenario ha pesato sulle Borse (Shanghai a -1,65%, Shenzhen a -3,77% e Hong Kong a -2,12%) per la percezione che l'effetto manifattura possa assottigliarsi. L'incognita resta il settore immobiliare in crisi che colpisce l'attività edilizia e la fiducia di imprese e famiglie. Gli investimenti immobiliari residenziali si sono contratti del 10,5%.
La scorsa settimana Fitch ha tagliato l'outlook sulla Cina a 'negativo', citando la "crescita dipendente dal settore immobiliare" come fonte di maggiore incertezza. Il ministero delle Finanze cinese in risposta ha lamentato che l'agenzia "non è riuscita ad anticipare in modo efficace il ruolo positivo delle politiche fiscali nel promuovere la crescita economica".
 

Autore: ANSA