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POLITICA MONETARIA
25/04/2024

Il Pil frena, l’inflazione no: la svolta Fed può attendere

Doccia fredda per Wall Street: nel primo trimestre dell’anno la crescita statunitense frena bruscamente all’1,6%, mentre i prezzi si mantengono caldi, anzi crescono oltre le aspettative. Un mix che allontana le speranze di un taglio dei tassi da parte della Fed e fa scivolare i listini azionari. Secondo alcuni analisti, il taglio dei tassi potrebbe non arrivare nel 2024: occhi puntati su Powell

L'economia americana rallenta e cresce solo dell'1,6% nei primi tre mesi dell'anno, ben meno delle attese. Una frenata che innervosisce ma che non preoccupa quanto le persistenti pressioni inflazionistiche: l'indice core delle spese per i consumi personali è infatti salito al 3,7% dal 2% dell'ultimo trimestre del 2023, superando anche le attese che indicavano un +3,4%. Per Wall Street un mix di dati esplosivo che fa affondare i listini, facendo temere per un atterraggio morbido dell'economia e allontana il taglio dei tassi da parte della Fed. A pesare sui listini americani, in calo dell'oltre 1,5%, sono anche le trimestrali non convincenti a partire da Meta che, pur svelando conti sopra le attese, ha gelato gli entusiasmi prevedendo un rallentamento dei ricavi nel secondo trimestre e maggiorie spese per l'intelligenza artificiale.
Una crescita del Pil all'1,6%, in calo rispetto al +3,4% degli ultimi tre mesi del 2023, allontana una riduzione del costo del denaro da parte della Fed, alimentando ancora di più dubbi di coloro che sono convinti che la banca centrale non taglierà i tassi quest'anno. Gli analisti ritengono che una riduzione non ci sarà prima di novembre, se non in dicembre. I riflettori sono puntati sulla conferenza stampa che Jerome Powell, presidente della Fed, terrà l'11 maggio, durante quale potrebbe fornire indicazioni sulle prossime messo. "Se la crescita continua lentamente a decelerare, ma l'inflazione si muove nella direzione sbagliata, le attese di una riduzione del costo del denaro da parte della Fed appaiono sempre più fuori portata", afferma Olu Sonola di Fitch. Sameer Samana di Wells Fargo descrive i dati come "quasi da stagflazione", mentre Lindsay Rosner di Goldman Sachs Asset Management parla di "dato sul pil deludente" che riflette la minore crescita della domanda dei consumatori e della spesa del governo. "Detto questo, l'attenzione è comunque inequivocabilmente sull'inflazione", ha spiegato Rosner al Financial Times.
Per Joe Biden il dato è una doccia fredda, che complica le sue chance di rielezione. L'andamento del Pil mostra una "crescita stabile" ma "c'è ancora lavoro da fare. I costi sono troppo alti per le famiglie e mi sto battendo per abbassarli", ha spiegato il presidente attaccando i repubblicani. "Non hanno un piano per ridurre i costi - ha osservato -. Si stanno battendo per concedere tagli delle tasse ai ricchi e alle grandi aziende". 

Autore: ANSA