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Effetto mercato: il patrimonio cresce del 2,9%
Nel primo trimestre, secondo i dati Assogestioni, le masse gestite hanno raggiunto quota 2.363 miliardi, più che dimezzando (6,1 miliardi contro 15,4) i deflussi rispetto al trimestre precedente. A determinare l’aumento del patrimonio è la crescita dei mercati e, in particolare, delle borse che hanno spinto i fondi azionari. Complessivamente i fondi aperti hanno visto crescere le masse di 40 miliardi
Cresce il valore del patrimonio dei fondi comuni d'investimento grazie alla rivalutazione dei portafogli, che compensa i seppur minori deflussi registrati nel primo trimestre dell'anno. Risulta ben chiaro dalla mappa del risparmio gestito di Assogestioni, che indica una crescita delle masse gestite del 2,9% a 2.363 miliardi di euro allo scorso 31 marzo, con minori deflussi per 6,12 miliardi, contro i 15,4 miliardi in meno registrati del trimestre precedente. La fanno da padrone ancora una volta i fondi aperti, con oltre 11 milioni di sottoscrittori e 1.188 miliardi gestiti a fine marzo. "Nell'ultimo trimestre - commenta il direttore dell'ufficio studi di Assogestioni Alessandro Rota - le masse di questi prodotti sono cresciute di circa 40 miliardi di euro per l'effetto combinato di due spinte dal segno opposto: da una parte la raccolta, negativa per 4 miliardi circa, e dall'altro lato l'effetto mercato (valore dei titoli in portafoglio, ndr) di oltre 42 miliardi". Quest'ultimo, spiega Rota, è stato spinto in particolare "dalla buona performance dei prodotti azionari", con le borse sui massimi da alcune settimane. In base alle stime dell'ufficio studi di Assogestioni, l'andamento dei mercati ha influito invece sui fondi aperti per il 3,7%. Una vera e propria "asimmetria" tra raccolta ed effetto mercati che, secondo Rota, "si è verificata in tre degli ultimi 4 trimestri". Un segno, a suo dire, che "permangono delle incertezze sull'andamento dell'economia", ma anche che sul risparmio gestito "pesa la concorrenza del risparmio amministrato e, in particolare, dei titoli di Stato".
In ogni caso, la raccolta è stata "particolarmente positiva" per i fondi di diritto italiano (+3,3%), mentre quelli misti 'roundtrip', ossia domiciliati all'estero ma distribuiti in Italia, hanno perso 5,6 miliardi di raccolta e i fondi esteri puri 1,7. In ogni caso su tutte le categorie di prodotti la crescita di valore dei titoli sottostanti ha influito positivamente "tra il 2 e il 5% circa", ha chiosato Rota. Sui fondi esteri hanno pesato invece i disinvestimenti sui prodotti assicurativi mentre "se invece concentriamo l'attenzione sulla raccolta diretta effettuata dalle reti di consulenza finanziaria e dalle banche - sottolinea Rota - i dati più recenti rivelano che entrambi i canali hanno messo a segno un dato leggermente positivo".