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01/06/2024

Saes Getters, si allarga il fronte del no all'Opa

Cresce il fronte degli insoddisfatti per l'Opa lanciata da Ssg Holding su Saes Getters, società che opera nell'ambito dei materiali avanzati e che lo scorso anno ha fatto bingo vendendo per 878 milioni di dollari le sue attività nel Nitinol, una lega di nichel e titanio 'a memoria di forma', usata per gli stent coronarici e ceduta al produttore statunitense di dispositivi medicali e diagnostici Resonetics. Dopo il Comitato dei gestori di Assogestioni, che aveva criticato il prezzo di 26,3 euro ad azione offerto da Ssg Holding - espressione delle famiglie Della Porta, Canale, Dogliotti e Nizzi che controllano Saes Getters -, un altro gruppo di investitori ha scritto al Cda, lamentando l'inadeguatezza del prezzo, che invece il consiglio e gli amministratori indipendenti, assistiti da Lazard e Pwc, hanno valutato congruo.
Se il Comitato dei gestori scriveva in rappresentanza di asset manager italiani con oltre il 10% del capitale, la seconda lettera arriva da soci privati che detengono circa il 4%. Se si considera che in Saes Getters sarebbero entrati alcuni hedge fund, come Sandgrove e Samson Rock, che puntano su un rilancio e che due investitori italiani con circa il 4% non avrebbero firmato la lettera di Assogestioni per motivi di compliance interna, ecco che le minoranze critiche potrebbero disporre di circa il 20%, quota sufficiente a impedire il delisting e a far deragliare un'Opa che ha posto come condizione (rinunciabile) la soglia del 95% del capitale. I soci critici lamentano il fatto che il prezzo dell'Opa non valorizzi adeguatamente la cassa della società, le attività rimanenti, le acquisizioni fatte nel 2024 per sviluppare nuovi business e gli effetti dei costi di ristrutturazione, fatti ricadere su tutti i soci ma di cui beneficerà in futuro solo Ssg Holding, finanziata e assistita da Mediobanca e Intermonte.
I calcoli di Assogestioni indicano in 32,86 euro o 34,08 euro ad azione, a seconda che si prenda a riferimento l'ebitda atteso nel 2024 o nel 2025, un prezzo 'fair', mentre quelli del secondo gruppo di soci - che si qualifica come "di lungo termine" e che esprime "preoccupazione" per un'operazione che "sottovaluta significativamente" Saes Getters - puntano a 42,2 euro, facendo leva su una valutazione più alta, 243,2 milioni, del business operativo rimasto dopo la cessione del Nitinol. L'offerta di Sgg Holding, che detiene il 30,1% del capitale e il 46,2% dei diritti di voto, si concluderà il 21 giugno. Nella prima settimana è stato raccolto l'1,2% del capitale, mentre in Borsa il titolo viaggia sopra il prezzo d'Opa. Saes Getters, che capitalizza poco meno di mezzo miliardo, alla fine del 2023 aveva in cassa 773 milioni, in parte destinati a un dividendo straordinario da 210 milioni.
 

Autore: ANSA