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POLITICA MONETARIA/2
12/06/2024

La Fed lascia fermi i tassi: “nel 2024 un solo taglio”

L’inflazione ha rallentato la sua corsa, ma la banca centrale statunitense ritiene ancora troppo modesti i progressi e, come da attese, lascia invariati i tassi d’interesse fra il 5,25 e il 5,50%. Non solo: confermata anche la guidance di un solo taglio da un quarto di punto nel 2024, che potrebbe arrivare a novembre, a elezioni presidenziali ormai concluse. Una brutta notizia per Joe Biden

La Fed intende tagliare i tassi di interesse solo una volta quest'anno a fronte dei progressi "modesti" sull'inflazione. La corsa dei prezzi al consumo è infatti rallentata, ma l'obiettivo del 2% resta lontano, tanto che la banca centrale ha rivisto al rialzo la stima sull'inflazione di quest'anno al 2,6% dal precedente 2,4%. Wall Street frena, ma si mantiene in rialzo dopo l'annuncio della Fed, che ha certificato quanto emerso nelle ultime settimane, ovvero la possibilità di una riduzione di un quarto di punto del costo del denaro quest'anno. Gli swap indicano che il taglio potrebbe arrivare alla riunione del 6 e 7 novembre, quindi dopo le elezioni americane. "L'inflazione è rallentata in modo sostanziale ma resta troppo elevata", ha detto il presidente della Fed Jerome Powell al termine della due giorni di riunione, durante la quale la banca centrale ha deciso di lasciare i tassi invariati in una forchetta fra il 5,25% e il 5,50%, livello al quale sono dal luglio 2023. In maggio i prezzi al consumo sono saliti del 3,3%, meno del 3,4% di aprile e sotto le attese degli analisti.
La crescita americana resta solida, con l'immigrazione che continua a essere un fattore nell'aumento della forza lavoro. Il pil dovrebbe segnare quest'anno un progresso del 2,1% con un tasso di disoccupazione al 4%, secondo le stime della Fed che confermano le precedenti previsioni. "Se il mercato del lavoro dovesse indebolirsi, la Fed è pronta a intervenire", ha aggiunto Powell, osservando come l'attesa di un solo taglio "non è un piano" e può essere rivista. Il presidente della Fed ha quindi ribadito che riportare la stabilità dei prezzi è essenziale per il funzionamento dell'economia e che la banca centrale è impegnata a riportare l'inflazione al 2%. "Abbiamo bisogno di vedere più dati che ci diano fiducia" sul calo dei prezzi verso il target, ha precisato. “Le nostre decisioni sono basate sui dati”, ha aggiunto Powell assicurando che, se l'economia resta solida e l'inflazione persiste, la Fed è pronta a mantenere i tassi ai livelli attuali. "L'outlook economico è incerto e siamo attenti ai rischi di inflazione", ha sottolineato. In questo quadro si inserisce la previsione di un solo taglio quest'anno, meno dei tre stimati in marzo e degli otto previsti dagli analisti agli inizi del 2024.
Per Joe Biden è una cattiva notizia, in quanto sottrae all'economia una possibile spinta che avrebbe potuto aiutarlo nella corsa alla Casa Bianca. Il presidente è bocciato dalla maggioranza degli americani sulla sua gestione dell'economia e soprattutto sull'andamento dei prezzi. "I prezzi sono ancora troppo alti ma i dati mostrano progressi nel calo dell'inflazione. Lo so che molte famiglie sentono la pressione dell'elevato costo della vita e per questo mi batto per far abbassare i costi", ha assicurato Biden dopo il dato di maggio. La Casa Bianca ha quindi precisato che la Fed è "indipendente" e che "come amministrazione abbiamo sempre fatto attenzione a lasciare alla Fed il suo spazio". Una precisazione per chiarire come Biden non è come il suo rivale Donald Trump che, nel corso del suo mandato alla Casa Bianca, è più volte intervenuto e ha criticato la Fed. 


 

Autore: ANSA