A soli tre giorni dal debutto, il marchio italiano del lusso ha deciso di rinviare la quotazione a causa del significativo deterioramento delle condizioni di mercato in seguito alle elezioni del Parlamento europeo. La società sarebbe stata collocata a 9,75 euro, nella parte bassa della forchetta, spuntando una valorizzazione di 1,7 miliardi: troppo poco per l’azionista di maggioranza Permira

Le sneakers di Golden Goose non andranno in Borsa. La società ha deciso di rinviare la quotazione ad altra data a causa della volatilità dei mercati e, in particolare, dei titoli del lusso. La colpa è l'incertezza generata dalle elezioni anticipate in Francia dopo la debacle del partito del presidente francese Emmanuel Macron alle elezioni europee. Il marchio italiano che fa capo al fondo Permira, nell’ultimo giorno dell’Ipo e a tre dal debutto a Piazza Affari ha fatto saltare tutto spostando la quotazione a un momento più favorevole. La decisione è stata presa dal cda che si preparava a fissare il prezzo della quotazione nella parte bassa della forchetta iniziale, a 9,75 euro, una cifra che avrebbe valorizzato l'azienda in totale 1,7 miliardi. Non abbastanza, evidentemente, per l'azionista pronto a passare all'incasso e nemmeno per ridurre il debito.
L'Ipo, secondo una nota diffusa in serata, ha avuto un'accoglienza molto positiva da parte degli investitori, a partire da Invesco che si era fin da subito impegnato a sottoscrivere azioni per 100 milioni di euro. Tuttavia, ha spiegato Golden Goose, "il significativo deterioramento delle condizioni di mercato in seguito alle elezioni del Parlamento europeo di questo mese e alla
convocazione delle elezioni politiche in Francia hanno influito sull'andamento dei mercati europei e, in particolare, sul settore del lusso", anche se le attività di Golden Goose continuano a registrare buone performance.
Per i manager e gli azionisti, determinati a mandare in porto ipo di successo e un successivo andamento di mercato forte e sostenibile, le deteriorate condizioni dei mercati finanziari fanno sì che quello attuale "non sia il contesto giusto per la quotazione in Borsa. Di conseguenza l'arrivo a Piazza Affari delle sneakers "verrà rivalutato a tempo debito".