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Savona: “Riformare la vigilanza europea”
Nella relazione annuale il presidente dell’Authority propone una “nuova architettura” per far fronte alle nuove sfide e per sostenere l’economia reale. Secondo Savona la stessa Consob andrebbe riformata facendo cadere l’obbligo di maggioranza qualificata per certe decisioni. Quanto all’attività, nel 2023 si è registrato il minimo storico delle sanzioni comminate: appena 3,4 milioni
Una "nuova architettura" della vigilanza europea che passa anche attraverso lo spostamento dei depositi bancari dalle banche centrali a una sola authority di controllo finanziaria come lo sono oggi la Consob o l'Esma. Così da dedicare al risparmio, anche nelle sue nuove forme a partire dalla criptovalute, la stessa cura che si dedica alla moneta, con l'obiettivo finale di sostenere l'economia reale. E' la ricetta che Paolo Savona, presidente della Commissione nazionale per le società quotate e la Borsa nata 50 anni fa, suggerisce nel suo discorso al mercato. Per invertire la "tendenza in atto di una crescita della finanza fine a sé stessa" e per incanalare il risparmio "verso il finanziamento dello sviluppo del reddito e dell'occupazione", secondo Savona "fungerebbe da viatico una distinzione istituzionale tra la creazione di moneta a livello ufficiale e quella in forma di depositi bancari, riunificando questi ultimi sotto la competenza della vigilanza finanziaria".
Nel suo intervento davanti alla platea di banchieri, imprenditori ed esponenti del governo nella sede di Borsa Italiana, con in prima fila il governatore di Bankitalia Fabio Panetta, il numero uno della Consob argomenta che "in questa nuova architettura istituzionale, le autorità di vigilanza monetaria e finanziaria vedrebbero rafforzata la rispettiva indipendenza ed efficacia della propria azione e potrebbero passare da un approccio formale, nell'adempimento dei compiti a esse assegnati volti a prevenire e sanzionare gli aspetti patologici del mercato, a un approccio funzionale al miglioramento dei contenuti fisiologici della crescita reale". Di certo "verrebbe a cessare la posizione storicamente subordinata della stabilità finanziaria a quella monetaria, che ha avuto origine nel ruolo preponderante ricoperto dalle banche sul mercato del risparmio rispetto ad altri intermediari, Borse valori incluse".
Delle trasformazioni in corso prende atto anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nel suo saluto letto all'inizio appuntamento milanese si dice "certo che la Commissione saprà ora affrontare le nuove sfide che provengono alla finanza dall'applicazione della tecnologia e dell'intelligenza artificiale sul piano delle regole e dell'organizzazione, nonché dall'evoluzione dei mercati europei, sempre più integrati tra loro e che richiedono assetti di vigilanza conseguenti". Da riformare c'è la stessa authority italiana, sottolinea Savona convinto che "l'efficacia e l'efficienza della Consob migliorerebbero se venisse rimosso l'obbligo di approvare le principali decisioni di funzionamento a maggioranza qualificata di quattro voti su cinque, quorum non previsto per le altre autorità indipendenti operanti in Italia". Si può andare anche oltre, suggerisce il suo predecessore Mario Nava, che ridurrebbe solo a due il numero dei commissari.
In attesa di vivere un nuovo decennio che Savona definisce "breve", per la velocità in prima battuta delle innovazioni tecnologiche, la Commissione fa intanto un bilancio non solo dei primi 50 anni con la pubblicazione di un libro, ma anche delle attività dello scorso anno quando sono scese al minimo di 3,4 milioni di euro le sanzioni comminate dall'authority, che fa sempre più ricorso all'intelligenza artificiale per contrastare i comportamenti illeciti. Se la Borsa nei primi mesi del 2024 ha riguadagnato la soglia degli 800 milioni di capitalizzazione è rimasto invece pressoché fermo il numero delle società quotate. Per arginare il delisting un contributo lo può fornire il Dl Capitali che facilita la quotazione delle piccole imprese. Sul punto più controverso del provvedimento, relativo alle liste dei cda, invece "sarà il mercato a fornire una risposta", segnala il numero uno dell'authority.