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SPACE ECONOMY
10/07/2024

Con Ariane 6 l’Europa torna in orbita

Il nuovo lanciatore è fortemente orientato al sistema commerciale ed è già previsto un fitto programma di lanci: dei 29 già prenotati per i prossimi anni ben 21 sono di imprese private. Non preoccupa l’inconveniente tecnico registrato nel volo di prova. "Grazie all'Ariane 6 l'Europa è tornata a essere autonoma nell'accesso allo spazio", ha detto Stéphane Israël, a capo di Arianespace

Il volo di prova del nuovo lanciatore europeo Ariane 6 ha aperto la strada a un futuro importante per l'Europa dello spazio, con 29 voli già prenotati per i prossimi anni, 21 dei quali da parte di aziende private. All'indomani del primo lancio dell'Ariane 6, nel Centro Spaziale di Kourou (Guyana Francese) è ora di organizzare il futuro, che si annuncia decisamente orientato al settore commerciale nella direzione della Space Economy. Si attendono, intanto, i primi dati sul malfunzionamento del motore dello stadio superiore del lanciatore.
Si lavora già a un fitto programma da portare a regime nei prossimi anni: "In dicembre è previsto il primo volo commerciale", ha detto il direttore generale dell'Agenzia Spaziale Europea Josef Aschbacher. Nel 2024 i voli saranno perciò 2, nel 2025 sono in programma due voli e si prevede di arrivare a 5 o 6 nel 2025, nel 2026 saranno 8 e da allora si prevedono 9 lanci l'anno. "Grazie all'Ariane 6 l'Europa è tornata a essere autonoma nell'accesso allo spazio", ha detto Stéphane Israël presidente e amministratore delegato di Arianespace, l'azienda che gestisce i lanci dal Centro spaziale europeo di Kourou. "Ariane 6 è anche un lanciatore importante per le missioni commerciali. Queste ultime - ha rilevato - costituiscono infatti la maggioranza di quelle attualmente previste: sulle 29 in programma, quelle commerciali sono 21".
Per le sue caratteristiche il nuovo lanciatore è particolarmente adatto al nuovo mercato della Space Economy: "Ariane 6 ha 2 versioni: una con 2 booster e una con 4 ed è un lanciatore potente, in grado portare carichi fino a 23 tonnellate nella bassa orbita terreste, ed è modulare", ha osservato Israël. Si annuncia così un futuro interessante, che secondo Israël non è compromesso dall'anomalia che si è verificata nell'ultima parte della missione, nella quale il motore dello stadio superiore si è acceso solo per un tempo brevissimo, non sufficiente per raggiungere l'orbita prevista. "Sul successo del lancio non c'è ambiguità", ha detto ancora Israël. È d'accordo Toni Tolker-Nielsen, direttore del Trasporto spaziale dell'Esa: "Contiamo di avere i dati in pochi giorni, dopodiché saranno necessarie una o due settimane per analizzarli e poi penseremo a correggere il problema". Per Aschbacher "è molto importante notare che non ci sono stati problemi durante il lancio, che si è concluso correttamente ed è stato un successo anche il rilascio dei nanosatelliti. Non sappiamo ancora quale anomalia si sia verificata, ma sperimentare una nuova tecnologia nello spazio - ha rilevato ancora il direttore generale dell'Esa – significa anche doversi trovare ad affrontare un insuccesso. Il motore non si è riacceso correttamente e non è stato possibile completare l'ultima fase prevista, con lo spostamento dello stadio principale del lanciatore su un'orbita diversa". In ogni caso, ha concluso, questo "non è un grande problema" e "non appena avremo analizzato i dati, apporteremo le correzioni necessarie".


 

Autore: ANSA