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29/08/2024

Unieuro, il prezzo d’Opas divide il cda

Per cinque consiglieri il prezzo offerto da Fnac-Darty (9 euro in contanti più 0,1 azione di Fnac-Darty) è troppo basso, per cinque è congruo e un consigliere si astiene. Unanime invece la critica per la carenza di informazioni sulle motivazioni dell’offerta volontaria, sui programmi futuri e su eventuali operazioni straordinarie successive. L’offerta parte il 2 settembre e terminerà il 25 ottobre

Il consiglio di Unieuro si divide sul prezzo dell'offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria che è stata promossa dalla Fnac-Darty di Daniel Kretinsky insieme a Ruby Equity Investment, altra controllata del miliardario ceco. Cinque consiglieri a favore, cinque contro e un astenuto. L'offerta sui cui non ci sono segnali di un rilancio e che partirà lunedì 2 settembre per concludersi il 25 ottobre (con una possibile riapertura di cinque giorni tra il 4 e l'8 novembre) prevede per ogni azione di Unieuro un corrispettivo di 9 euro in contanti e 0,1 azioni di Fnac-Darty di nuova emissione quotate a Parigi. Dal cda non sono mancate anche critiche per la carenza di informazioni da parte di Fnac-Darty sulle motivazioni dell'offerta, i programmi futuri e le eventuali operazioni straordinarie successive all'Opas. Perplessità condivise dai sindacati preoccupati per gli incroci azionari a valle dell'operazione. La lente è sul gruppo Ceconomy, socio di peso di Fnac-Darty e principale concorrente di Unieuro con il marchio Mediaworld, che si troverebbe indirettamente una partecipazione significativa proprio in Unieuro.
Unieuro, con Iliad primo socio al 12%, la famiglia del fondatore Silvestrini al 5% circa, Amundi Asset Management con il 5% e la stessa Fnac-Darty al 4,4%, è a tutti gli effetti una public company. Il suo cda, 11 componenti, è in maggioranza composto da indipendenti: 7 contro i 2 rappresentanti di Iliad e 2 manager. Per Alessandra Bucci, Pietro Caliceti, Paola Elisabetta Galbiati, Giancarlo Nicosanti Monterastelli (ceo) e Maria Bruna Olivieri (direttore generale), il prezzo offerto è troppo basso. Daniele Pelli (indipendente) si è, invece, astenuto mentre Laura Cavatorta, Stefano Meloni, Alessandra Stabilini , Giuseppe Nisticò (Head of Distribution & Logistics di Iliad Italia) e Benedetto Levi (ad Iliad Italia) lo hanno ritenuto congruo anche se pure loro sottolineano che "si colloca nella parte bassa della forchetta di valori individuati e non cattura pienamente le potenzialità dell'azienda". In Borsa il titolo ha chiuso in rialzo dell'1,21% a 11,7 euro. 
L'obiettivo di Kretinsky è delistare Unieuro e fonderla con Fnac-Darty. Il nuovo gruppo sarebbe presente in Francia, Italia, Spagna, Benelux e Svizzera, con oltre 10 miliardi di ricavi e sinergie operative sopra i 20 milioni. Per questo il consiglio di Unieuro, pur trovandosi diviso sul prezzo dell'offerta e non lesinando critiche, ritiene il matrimonio una mossa strategica che consente di incrementare "le economie di scala e la diversificazione geografica". 

Autore: ANSA