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Lagarde benedice le fusioni transnazionali
In un’audizione all’Europarlamento, la presidente della Bce ha lanciato un assist a Unicredit e al suo tentativo di aggregazione con Commerzbank. Senza riferirsi nello specifico all’operazione, Lagarde ha sottolineato che le fusioni transfrontaliere portano benefici, perché consentono di colmare uno svantaggio e di creare gruppi in grado di competere con i colossi statunitensi e cinesi
La presidente della Bce, Christine Lagarde, si dice a favore delle fusioni bancarie transfrontaliere e dei vantaggi che possono portare. Spiega di non parlare di casi specifici, ma il messaggio suona comunque come un assist per Unicredit nell'operazione su Commerzbank, in attesa del via libera della vigilanza Bce alla salita dal 21% potenziale al 29,9%. Per l'istituto italiano, come noto, un'acquisizione dell'intera Commerz resta "un'opzione", ma resta la forte opposizione del governo tedesco. "Le fusioni transfrontaliere che producono grandi istituzioni bancarie, capaci di competere per scala e grandezza con grandi istituzioni" come le banche statunitensi e cinesi "creano grandi vantaggi e sono auspicabili", ha spiegato Lagarde in audizione alla commissione 'Econ' del Parlamento europeo. La banchiera centrale ha chiarito di "non commentare specifiche fusioni". Ma ha segnalato che la redditività delle banche nell'Eurozona è "relativamente bassa", e "sono in svantaggio rispetto alle grandi banche americane e cinesi". Quindi "ogni tentativo, specie se su basi transfrontaliere, di allargare, approfondire e rafforzare le banche europee porta un vantaggio".
"Non tutte le fusioni sono positive e ci sono responsabilità e rischi da considerare in questo processo", da valutare da parte delle parti interessate, ha spiegato, ma "posso assicurare che Bce, attraverso il braccio di supervisione farà il suo lavoro nel verificare la proposta che verrà sottoposta". La salita di Unicredit in Commerzbank, dopo l'autorità tedesca Bafin, dovrà passare al vaglio direttivo della Bce, con la procedura di 'non obiezione'. Secondo le indiscrezioni di stampa della scorsa settimana, dei 26 membri del direttivo, almeno sei sarebbero dichiaratamente a favore dell'operazione.
Rispetto all'andamento dei tassi di interesse, Lagarde ha ribadito agli Eurodeputati che la Bce manterrà un approccio guidato dai dati, senza alcun impegno già preso sulle future mosse. "Guardando al futuro, l'inflazione potrebbe aumentare temporaneamente nel quarto trimestre di quest'anno, poiché i precedenti bruschi cali dei prezzi dell'energia scompariranno dai tassi annuali, ma gli ultimi sviluppi rafforzano la nostra fiducia che l'inflazione tornerà al target in modo tempestivo. Ne terremo conto nella nostra prossima riunione di politica monetaria di ottobre". Poi Lagarde ha tenuto a sottolineare che "il mondo sta cambiando rapidamente e l'Europa sta restando indietro. La diagnosi e la soluzione sono chiare: l'Ue deve unirsi e affrontare le sfide strutturali per aumentare la propria competitività" e servirà "far progredire l'unione dei mercati dei capitali", oltre a "sforzi significativi per rafforzare la resilienza economica dell'Europa e decarbonizzare l'economia".