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Il Robotaxi di Musk costa a Tesla 60 miliardi
La presentazione degli avveniristici veicoli non convince Wall Street, che punisce con un’ondata di vendite il titolo Tesla (-8%). Troppo pochi dettagli finanziari sul progetto che dovrebbe portare (prima o poi) la casa automobilistica a creare una flotta di taxi a guida autonoma. Anche le tempistiche non sono certe: Musk dice di voler avviare la produzione di massa entro il 2027
Wall Street gela l'avveniristico robotaxi di Elon Musk e all'indomani della sua attesissima presentazione Tesla perde l'8% bruciando 60 miliardi di dollari. Per investitori e analisti si è trattato più di un evento 'showbiz', carente di dettagli finanziari sul progetto. L'ottimismo dell'uomo più ricco del mondo, insomma, non è bastato. "Un futuro glorioso, comodo, che a vederlo in una sfera di cristallo ti viene voglia di viverci dentro", aveva detto emozionato il ceo di Tesla, presentando giovedì sera a Los Angeles i prototipi di un'auto e di un minibus a guida completamente autonoma che, secondo lui, rivoluzioneranno il modo di viaggiare in città. L'evento - luci stroboscopiche, maxischermo e un grande palco da discoteca all'aperto - si è tenuto ai Warner Bros Studios di Burbank, a nord della metropoli californiana. In una perfetta messa in scena degna della capitale mondiale dell'entertainment, Musk è arrivato sul palco a bordo di un robotaxi, seguito metro per metro da camera-car e droni. Ad ammirarlo, un pubblico selezionato di investitori, analisti di borsa, giornalisti e fan adoranti, che al termine del suo discorso si sono messi in fila per salire sui 50 veicoli completamente robotizzati che scorrazzavano tra le scenografie e i teatri di posa. Tra il pubblico, anche il presidente di Stellantis, John Elkann, fotografato insieme al fratello minore
del Ceo, Kimbal. Tra applausi, urletti da tifosi e grida di "Elon, we love you", qualcuno tra il pubblico ha gridato: "Quando saranno pronte?". Il Ceo, che promette un'auto completamente autonoma dal 2014 e da almeno due anni rimandava la presentazione del robotaxi, è sembrato un po' imbarazzato: "Il prossimo anno gireranno per le strade di California e Texas. Diciamo che la produzione di massa comincerà nel 2026. Anzi, facciamo prima del 2027. Tendo ad essere troppo ottimista con le previsioni", ha ironizzato. I cybercab hanno due porte che si aprono come ali, la carrozzeria d'argento satinato, il design compatto; non hanno volante né pedali. Secondo il loro visionario creatore, avranno un prezzo inferiore a 30.000 dollari e basteranno 20 centesimi a miglio per farle funzionare. Formeranno una flotta di taxi di proprietà della Tesla, che i passeggeri potranno chiamare tramite un'app. La stessa tecnologia, poi, potrà essere montata anche sulle auto private, che potranno lavorare mentre i padroni non ne hanno bisogno, caricando passeggeri in giro per la città. Un guadagno extra, che serve ad ammortizzare i costi: "Pensate: quante ore usate la macchina in una settimana? In media, 10 ore. Solo 10, su un totale di 168. Il resto del tempo, le auto non fanno nulla. Quelle autonome, invece, possono essere utilizzate cinque-dieci volte in più", ha spiegato. Secondo Musk, la macchina a guida completamente robotizzata è anche dieci volte più sicura di una normale: "Non si stanca, non guarda il cellulare poi è stata allenata con i dati di più di un milione di macchine: è preparata per situazioni che non vi sognate nemmeno". Sipario alzato anche sul Robovan, un minibus senza autista dal design avveniristico che può trasportare merci o fino a 20 persone. "L'autonomia vi restituisce il tempo. Non dovrete più guidare per spostarvi. Starete in un comodo salottino, potrete dormire, lavorare, bere un drink: vivere". Parola di Musk.